Si parla spesso di nomadi digitali, ma sappiamo chi sono, cosa fanno e cosa sognano per le loro vite? Letteralmente con questo termine si indicano quelle persone che sfruttano le tecnologie digitali per poter lavorare da remoto, adottando, appunto, uno stile di vita da nomade. La pandemia ci ha fatto comprendere che ci sono molte professioni che si possono svolgere anche fuori dal tradizionale ufficio: a casa, in uno spazio di co-working, viaggiando in giro per il mondo. Ecco cosa vuol dire essere nomadi digitali.
I nomadi digitali sono soprattutto professionisti di determinati settori che possono "permettersi" di lavorare da ogni luogo della terra: bastano una connessione, il computer, uno smartphone, la corrente elettrica e il cloud computing. Spesso sono dei globetrotter, che viaggiano per tutto il mondo continuando a lavorare. Il nomadismo digitale non è una novità, dal momento che se ne parla fin dagli anni Duemila. Solamente dopo la pandemia e grazie alle nuove tecnologie è un concetto lavorativo particolarmente diffuso tra i liberi professionisti, ma non solo.
I settori nei quali i nomadi digitali lavorano sono spesso quelli del design, della consulenza, del giornalismo, ma anche dell'insegnamento e, in linea di massima, tutte quelle professioni che consentono di poter lavorare a distanza, senza essere fisicamente tutti nello stesso posto, il tradizionale ufficio. Grazie alle tecnologie digitali possono lavorare da remoto in ogni posto possibile sulla terra.
Lo stile di vita del nomade digitale è volto a mantenere in perfetto equilibrio il lavoro e la vita privata. Si tratta di un nuovo modo di concepire la propria professione: non si vive per lavorare, ma si lavora per vivere. Vivere una vita che però è nuova, che non rinuncia alla voglia di girare il mondo e scoprire nuove culture e che influisce molto sul modo di concepire il lavoro soprattutto tra le giovani generazioni. Non si "subiscono" più le classiche regole del lavoro, ma si scoprono nuovi lati della propria esistenza nel quale è l'occupazione a doversi adattare e inserire e non il lavoratore.
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