Ammalarsi al lavoro può capitare. A volte ci si ammala per motivi che esulano dalla nostra professione, mentre in altri casi è proprio la nostra mansione a causare problemi di salute più o meno gravi. La malattia al lavoro è diversa dall'infortunio sul lavoro ed è anche diversa dalla malattia professionale. Sono tre situazioni completamente differenti, che è bene conoscere nel caso dovessimo aver bisogno di chiedere di stare a casa perché malati. Qual è la differenza tra infortunio e malattia professionale?
Iniziamo dalla differenza tra infortunio sul lavoro e malattia, per la quale si richiede il certificato medico per potersi assentare per giusta causa. La loro natura è molto diversa: entrambi riguardano una patologia di cui il lavoratore può soffrire, perché l'infortunio è improvviso, immediato, violento e ha avuto origine sul posto di lavoro (ad esempio una caduta da un'impalcatura o scivolare in azienda sul pavimento bagnato). La malattia, invece, ha una causa più lenta e la sua durata è più prolungata nel tempo. La malattia professionale è un'ulteriore distinzione, che riguarda tutte quelle patologie che scaturiscono dalla mansione che si svolge (ad esempio, un'ernia al disco per sollevamento di pesi in orario di lavoro).
Un'altra distinzione già emersa è il contesto in cui la malattia o il disturbo si presenta. L'infortunio è sempre legato all'attività lavorativa, quindi avviene improvvisamente durante lo svolgimento del proprio ruolo in azienda o fuori sede, se previsto, o anche durante il tragitto casa-lavoro e viceversa. La malattia può avere una causa esterna al lavoro, quindi è stata contratta fuori dall'ambiente professionale, oppure essere professionale, quindi nata proprio a causa del lavoro svolto.
In caso di malattia, dal quarto giorno di assenza il lavoratore percepisce un'indennità del 50% della propria retribuzione, mentre in caso di infortunio e malattia professionale ha diritto al risarcimento di tutto il danno subito (si percepisce un'indennità da parte dell'INAIL). In tutti e tre i casi, il dipendente non perde il proprio stipendio: in caso di malattia ordinaria è l'INPS a pagare dal quarto giorno (i primi tre giorni sono a carico del datore di lavoro). Invece, in presenza di infortunio sul lavoro o malattia professionale, l'indennità è pagata dall'INAIL.
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