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Spesso ci fermiamo a riflettere sul lavoro a turni, se possa fare al caso nostro o meno. Di sicuro è un tipo di lavoro più "flessibile", perché non ha un orario fisso, ma 2 o 3 turnazioni, da seguire secondo il calendario reso noto dal datore o dal responsabile, con un po' di anticipo. Però non sempre gli orari coincidono con altri impegni che potremmo avere in famiglia: talvolta ci sono anche gli orari notturni da coprire. Lavorare su turni ha i suoi pro e i suo contro: entrambi devono essere conosciuti.
Lavorare su turni implica eseguire sempre la stessa mansione, ma non nello stesso orario di lavoro. Il ritmo di cambio dei turni può essere continuo o discontinuo e i turni possono essere solo diurni o solo notturni. I turni sono solitamente di 8 ore, ma sono anche previste altre modalità di orario.
I lavori su turnazione sono molti: operai in fabbrica, impiegati pubblici di alcuni servizi, medici e infermieri, forze dell'ordine, soccorritori, dipendenti di supermercati o di altre realtà.
Quali sono i vantaggi
Sicuramente i vantaggi del lavoro a turni sono molti:
- Maggiore flessibilità negli orari di lavoro (ogni giorno si ha il mattino il pomeriggio liberi).
- Più tempo per stare con la famiglia.
- Stipendio più vantaggioso, soprattutto se l'orario di lavoro prevede turnazioni notturne.
- Carico di lavoro o tipologia di incarico variabili.
Quali sono gli svantaggi
Ovviamente, non mancano anche degli svantaggi, legati in particolare a problemi di salute in cui si potrebbe incappare in caso di lavoro notturno, come disturbi del sonno, stanchezza cronica, burnout. Oppure poca certezza degli orari di lavoro, che porta a non riuscire a programmarsi per tempo. Senza dimenticare che, spesso, chi lavora su turni no riesce a far coincidere il proprio tempo libero con quello degli amici e questo spesso causa difficoltà nelle relazioni sociali.
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