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Se ti stai chiedendo se il microchip nei cani in Italia è obbligatorio, devi sapere che sì, è un obbligo previsto dalla legge. Chi decide di non mettere il microchip ai cani può incorrere in sanzioni amministrative pecuniarie: ogni proprietario deve far mettere il microchip al proprio cucciolo entro i due mesi di vita.
In realtà l'obbligatorietà non è recente, visto che è dal 5 novembre del 2004, in seguito all'attuazione dell'articolo 4 della L.R. 16/2001 che ogni proprietario deve far mettere al proprio cucciolo un microchip per identificare cane e padrone. La registrazione all'Anagrafe canina è obbligatoria per tutti i cani. Per quelli nati prima del 2004 vale ancora il tatuaggio di riconoscimento, anche se il microchip è consigliato.
Come mettere il microchip ai cani
Per mettere il microchip ai cani bisogna rivolgersi al proprio medico veterinario o al servizio veterinario dell'Asl, entro 60 giorni dalla nascita del cane, se non si vuole rischiare di ricevere una multa anche molto salata. Il microchip si inserisce sottopelle con iniezione sul lato sinistro del collo dell'animale. In seguito bisogna perfezionare la registrazione all'Anagrafe canina con i dati del proprietario e del cane, insieme al codice numerico del microchip.
Il microchip è utile per arginare il fenomeno dell’abbandono e del randagismo, oltre che per aiutare i proprietari a ritrovare i propri cani in caso di smarrimento.
Multe per cani senza microchip
Per i cani che dopo il terzo mese di vita non hanno ancora il microchip sottopelle, le multe vanno da un minimo di 104 euro a un massimo di 259 euro. E sono previste anche altre multe:
- da 78 a 233 euro, per mancata iscrizione all’Anagrafe canina;
- da 78 a 233 euro, per omessa denuncia di scomparsa, morte e trasferimento di proprietà del cane;
- da 78 a 233 euro per mancata iscrizione di cani provenienti da altre Regioni o dall’estero.
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