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3 modi rendere il tuo guardaroba più sostenibile

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La sostenibilità è un aspetto importante della rua vita e con piccoli gesti puoi davvero fare la differenza: inizia metto in ordine il tuo guardaroba

Se stai cercando di rendere la tua casa più ecologica, sposta lo sguardo: non ci sono solo la cucina e tutte le attività relative alla dieta e ai consumi alimentari. Se vuoi ridurre la tua impronta di carbonio, fai attenzione al tuo armadio.

L'industria della moda è il secondo più grande inquinatore industriale, seconda solo all’industria petrolifera. Il fast fashion, noto anche come abbigliamento poco costoso prodotto rapidamente a causa di tendenze in continua evoluzione, può avere effetti particolarmente dannosi sull'ambiente. Ecco quindi 3 consigli che potrebbero permetterti di avere un armadio più sostenibile.

Indossa ciò che già possiedi

Costruire un armadio sostenibile non significa sbarazzarsi di tutta la moda veloce nel tuo armadio: inizia con l'indossare ciò che già hai. Ciò include fare davvero il punto sui pezzi che ami prima di acquistare qualcosa di nuovo. Flettere i tuoi muscoli creativi per creare nuovi abiti dai vestiti che hai già è una sfida divertente e fare l'inventario è anche un buon modo per determinare cos'altro ti serve veramente.

Acquista usato e vintage

Un ottimo modo per costruire un guardaroba sostenibile è smettere di comprare qualcosa di nuovo di zecca e rivolgersi nei negozi o negli eshop dell’usato. Inoltre, molti capi vintage non solo sono confezionati meglio e fatti per durare, ma sono così unici e così divertenti che potrebbero dare ai tuoi outfit un tocco unico.

Acquista marchi sostenibili

Oltre agli acquisti di seconda mano, puoi scegliere aziende che utilizzano materiali riciclati e che sono trasparenti su come trattano i loro dipendenti. Può essere difficile determinare quali marchi siano veramente sostenibili e quali greenwashing, ma ci sono dei consigli da seguire. Primo, fai attenzione agli imballaggi, che devono essere riciclabili o compostabili. Secondo, verifica le certificazioni dei tessuti. Terzo, cerca prodotti non confezionati in Paesi famosi per lo sfruttamento della manodopera.

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