Eppure non c'è nulla di cui vergognarsi: secondo un gruppo di studiosi americani, la luce artificiale che illumina abitazioni ed uffici ha un effetto dirompente sull'orologio biologico del nostro organismo. Ciò obbliga milioni di lavoratori a convivere con uno stato di sonnolenza permanente, simile al fuso orario sballato di chi copre grandi distanze in aereo, contribuendo così alla fortuna dell'industria di caffè.
Secondo Charles Czeisler, neurobiologo del Brigham and Women's Hospital di Boston, curatore della ricerca, sul banco degli imputati non ci sono solo le luci artificiali ma, come sottolinea lo studio pubblicato da Nature: per mandare in tilt il ritmo circadiano, che nel corpo umano regola il ciclo sonno-veglia, basta un'esposizione quotidiana di circa cinque ore all'illuminazione di media intensità. In queste condizioni, le lancette del nostro orologio biologico tendono a spostarsi in avanti di 4-5 ore, compromettendo i benefici del sonno.
In primavera c'è un aumento di ore di luce e a noi è richiesta più energia. Cosa fare per non essere sopraffatti dalla stanchezza? I ricercatori consigliano di dormire un po' di meno, cambiare l'alimentazione, dando la preferenza alle verdure di stagione. Sarà inoltre utile una cura disintossicante e depurativa per eliminare le tossine accumulate durante l'inverno, fra le piante le più indicate sono il carciofo e il tarassaco. Non saltare mai la prima colazione, privilegiando i carboidrati e la frutta. Bere almeno 1 litro e ½ di acqua al giorno. La scarsa idratazione, infatti, indebolisce l'organismo che fa più fatica ad eliminare le tossine. Si consiglia inoltre di bere un bicchiere di acqua appena alzati per recuperare i liquidi persi durante la notte. Evitare cibi grassi e dolci in quanto pesanti da digerire, infatti rimanendo a lungo nello stomaco, rubano sangue al cervello dando quel senso di pesantezza.
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