DONNE E LAVORO

Diritto al lavoro, cosa dice la Costituzione Italiana

LEGGI IN 2'
Cosa dice la Costituzione Italiana in merito al diritto al lavoro

Nella Costituzione Italiana si parla di diritto del lavoro a più riprese. Negli articoli dedicati ai principi fondamentali della nostra carta costituzionali, sono diversi i riferimenti al mondo dell'occupazione. A partire dal primo articolo, che inizia in modo chiaro: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro". In seguito si torna a parlare di diritti sacrosanti che non dovrebbero essere mai negati. Primo tra tutti quello a un lavoro dignitoso.

Di lavoratori si parla, poi, anche nell'articolo 3 della Costituzione Italiana, quando si sottolinea che "è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".

Ma è l'articolo 4 a sancire ancora una volta che il lavoro è tra i diritti delle persone che non si possono mai sacrificare in nome di nulla. Ecco cosa recita questa parte della Costituzione del nostro paese: "La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società".

Di lavoro si parla anche nel Titolo III dedicato ai "Rapporti Economici". L'articolo 35, ad esempio, dice che "la Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro. Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero".

Si prosegue all'articolo 36 in cui si parla di una "retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa" e della durata massima della giornata lavorativa, oltre che del diritto al riposo settimanale e alle ferie annuali retribuite. All'articolo 37 ci si sofferma in particolare sulle donne lavoratrici, che hanno "gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione". Sottolineando anche l'età minima per poter lavorare, a tutela dei minori.

Sempre in questa sezione, negli articoli successivi, si parla del diritto dei cittadini inabili al lavoro al mantenimento e all'assistenza sociale, ma si fa anche riferimento al diritto a ricevere assistenza in caso di infortunio, malattia, invalidità, vecchiaia, disoccupazione.

Ti potrebbe interessare anche:

Iscriviti alla newsletter di donnad

Leggi tanti nuovi contenuti e scopri in anteprima le iniziative riservate alla community.