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Come combattere la povertà di igiene

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Tutto quello che dobbiamo sapere sulla povertà di igiene

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La povertà di igiene è quella condizione che coinvolge purtroppo molte persone impossibilitate ad avere risorse sufficienti per acquistare prodotti per curare l’igiene personale o quella dei capi di abbigliamento che si indossano quotidianamente. Come sottolineato dal primo Osservatorio sulla povertà di igiene in Italia condotto da CESVI, in collaborazione con Dixan e con IPSOS, sarebbero molte le persone e le famiglie colpite in Italia: si parla di circa il 10% della popolazione totale. In occasione della presentazione dei dati di questa indagine, si è parlato anche dei possibili percorsi da intraprendere per combattere la povertà di igiene in Italia.

Chi dovrebbe aiutare le famiglie in povertà di igiene

Secondo i dati emersi dall'indagine condotta, gli italiani indicano le Istituzioni nazionali (58%) come le principali responsabili di un aiuto concreto a chi vive in condizione di povertà di igiene, seguite da quelle europee (35%). Seguono le organizzazioni non profit (24%) e le grandi aziende che operano sul territorio (12%).

Ognuno di noi può fare la sua parte

Collaborare con le ONG come CESVI, che sono a fianco dei soggetti più a rischio di povertà, e sostenerne i progetti, anche attraverso le campagne delle aziende coinvolte, può essere un primo passo per combattere la povertà di igiene. Conoscere il fenomeno, approfondire la situazione locale, dare una mano nel proprio piccolo diventa fondamentale, per non far sentire soli e isolati i soggetti colpiti. Così come chiedere alle amministrazioni locali e nazionali di attuare manovre concrete per fare uscire persone e famiglie da questa condizione di povertà, per non lasciare nessuno indietro.

L'organizzazione CESVI è un esempio lodevole in tal senso. Ha fondato, ad esempio, le Case del sorriso, dove la ONG, come ricorda Roberto Vignola, Vice Direttore Generale e Direttore Raccolta Fondi e Comunicazione di CESVI, lavora "con i minori che rischiano di rimanere ai margini, schiacciati da giudizi discriminatori attraverso percorsi per promuovere la fiducia e l’autostima dei minori.”

Sono fondamentali anche le campagne di sensibilizzazione, i programmi educativi, da svolgere anche nelle scuole, la diffusione di informazioni su una cultura dell'igiene che può permettere di ridurre le disuguaglianze e creare una società inclusiva.

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