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Giorno della Memoria: che cos’è e che cosa si ricorda il 27 gennaio | DonnaD

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Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria, occasione per ricordare il momento più drammatico della storia occidentale

Ogni anno il 27 gennaio (a partire dal 2000 in Italia e dal 2005 a livello mondiale), si rende omaggio alla memoria delle vittime dell'Olocausto e l’Unesco riafferma il suo impegno nel contrastare l'antisemitismo, il razzismo e altre forme di intolleranza che possano portare a violenze, soprusi e discriminazione. 

Perché il 27 gennaio

L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 27 gennaio, Anniversario della Liberazione di Auschwitz-Birkenau, come Giorno internazionale della memoria dell'Olocausto, un'occasione per ricordare le vittime ebree dell'Olocausto e i milioni di altre vittime della persecuzione nazista. Quest’anno ricorre anche l'80 ° Anniversario della Liberazione del campo di concentramento e sterminio nazista tedesco. Solo in questo vasto complesso, furono assassinate oltre un milione di persone, la maggior parte delle quali ebrei.

Come parlare di shoah a scuola

Save The Children sostiene che le parole non siano sufficienti, per parlare di shoah. Ci vogliono immagini, testimonianze, racconti e tutto ciò che possa essere d’aiuto, senza spaventarli, ai bambini per comprendere cosa sia accaduto. E ha elaborato una serie di consigli:

  • Privilegiare le parole rispetto a immagini e film, perché non si insinuino nella mente e nel cuore di qualche alunna o alunno sentimenti di incredulità o di depressiva impotenza, ed enfatizzare la positività di chi con coraggio ha aiutato le persone perseguitate.
  • Incontrare persone che hanno vissuto quel periodo è sempre l’esperienza più ricca e bella anche se via via più difficile.
  • Leggere e far leggere libri, racconti, poesie sul tema.
  • Cercare materiale come diari, documenti, registrazioni di interviste che aiutino a contestualizzare la vita quotidiana, le leggi (come le leggi razziali) e le loro disastrose conseguenze, presso associazioni di settore e le Sinagoghe, ma anche negli archivi delle scuole.
  • Intervistare persone vicine, a partire dai familiari. “Cosa sai della Shoah. Da chi l’hai saputo?”
  • In classe si può allestire una mostra, preparare una presentazione in PowerPoint, scrivere un libro collettivo, ecc.
  • Organizzare manifestazioni visibili sul territorio (flash mob, iniziative con le biblioteche e/o con le associazioni con le quali si collabora, disegni e/o testi su cartelloni da esporre all’entrata dei plessi, ecc.).
  • Uscire dalla classe e dalla scuola, ponendosi nella prospettiva che gli studenti presentino ad un pubblico più ampio ciò che si è realizzato, le considerazioni emerse, le consapevolezze raggiunte, il processo seguito.

Curiosità sul Giorno della Memoria

  • Il Giorno della Memoria si ricorda solo da 20 anni.
  • Il 2015 è stato l'anno che ha registrato il record di visite ai campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau.
  • Hitler non visitò mai nessuno dei campi di concentramento.
  • Alfred Hitchcock girò nel 45 un documentario sull'olocausto all'interno di 10 campi di concentramento. Il documentario rimase però segreto fino al 1985 perché troppo crudo e drammatico.
  • Il termine ‘genocidio’ viene coniato in occasione della Shoah

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