Si scatena dal nulla (solitamente a maggio).
Non ti abbandona più (almeno fino a settembre).
È la canzone dell'estate, il temutissimo tormentone estivo.
Accompagna i ricordi, le vacanze, quella serata speciale, le giornata al mare con gli amici.
Puoi amarlo e lasciarti trascinare dal suo ritmo incontenibile, canticchiarlo sotto la doccia, davanti allo specchio, in bicicletta o sotto l'ombrellone, oppure odiarlo, facendo resistenza con tutta te stessa ma trovandoti comunque a cantarlo senza volerlo.
Quando possiamo definire una canzone “tormentone”?
Le caratteristiche fondamentali perché un brano musicale estivo diventi un tormentone a tutti gli effetti sono:
L'effetto “shake it”: la canzone è ballabile. Valgono sia vere e proprie coreografie sia il discreto piedino che non riesce a non battere il tempo.
Il ritornello bello bello: orecchiabile, irresistibile, adatto a tutti i momenti. Un motivetto facile da ricordare, letteralmente indi – menti – cabile!!!
Il testo spensierato: si parla di sole, feste, spiaggia? Il divertimento è servito e... anche il tormentone!
Per diventare il brano più ascoltato dell'estate non è necessario che sia un brano di qualità (e chi decide se un brano è di qualità o no?): l'importante, perché abbia il bollino “tormentone”, è non riuscire a toglierlo dalla testa.
Eh sì che gli scienziati e ricercatori dell'Università di Reading*, nel Regno Unito, hanno cercato la soluzione per smettere di canticchiare una canzone tormentone: pare che il sistema collaudato sia la gomma da masticare. Ci avresti mai pensato?!
Masticare chewingum può fermare il martellamento del tormentone nel tuo cervello.
Ma torniamo a noi, se sei una nostalgica come noi, ricorderai bene quando a decretare il successo di un tormentone erano il numero di dischi venduti, gli applausi degli ascoltatori o i voti della giuria (Un disco per l’estate e Festivalbar su tutti): oggi per scalare i vertici delle classifiche si guardano i passaggi in radio, le visualizzazione dei video su YouTube e le classifiche dei download.
Ecco i 10 tormentoni che proprio non possiamo dimenticare:
1981 Gioca Jouer, Claudio Cecchetto (con tanto di balletto)
1985 L'estate sta finendo, Righeira (o Vamos a la playa del 1983? I Righeira sono comunque nel nostro cuore, tormentone o no)
1989 Lambada, Kaoma
1992 Hanno ucciso l'uomo ragno, 883
2001 Tre Parole (Sole, Cuore, Amore), Valeria Rossi
2002 Asereje, Las Ketchup
2010 Waka Waka, Shakira (i mondiali di calcio hanno sicuramente aiutato)
2012 Gangnam Style, Psy
2013 Get Lucky, Daft Punk
2014 Happy, Pharrell Williams
E nel 2015?
In cima alle classifiche ci sono L'estate addosso di Jovanotti, Roma-Bangkok di Baby K e Giusy Ferreri, e Maria Salvador, il duetto fra J-Ax e Il Cile.
Il gusto esotico, i buoni sentimenti e un ritornello orecchiabile, come vedi, hanno vinto.
Qual è tra queste la tua canzone preferita, quella che stai già canticchiando?!
*Pubblicazione sul “Quarterly Journal of Experimental Psychology”, 2015.
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