Tutti conosciamo i benefici della corsa, in grado di scuotere il metabolismo, bruciare tante calorie e permetterci di restare in forma. Eppure questa attività non è per tutti, in quanto il classico jogging grava su articolazioni non perfettamente salde, oltre che essere poco praticabile da chi è in una condizione di obesità seria, per cui è necessaria qualche tutela in più.
Come se non bastasse la tanto amata corsa, che resta comunque sul podio delle attività fitness più equilibrate, ha anche un side effect che conoscono molto bene i novizi. Lo sforzo fisico di chi è alle prime armi può infatti dare adito a carenze di glicogeno, facendo venire fame per colmarle.
Non è inusuale infatti che chi è ai primi approcci con la corsa non si sappia ben regolare con la dieta, facendo pasti non ottimali (solitamente eccedendo poi con gli zuccheri semplici per colmare il gap) e cadendo in un circolo vizioso.
Tutto ciò non accade con la camminata, più soft a livello cardiaco, più leggera da gestire e da eseguire con costanza e soprattutto meno soggetta ad effetti collaterali. Per tale ragione molti nutrizionisti consigliano alla propria utenza di abbinare la dieta a sane passeggiate, in grado di sgranchire, riattivare la circolazione e anche preparare ad attività fitness più intense.
Ma di fatto quante calorie si bruciano con la camminata? Il calcolo varia a seconda del peso in Kg di chi la pratica, dal tempo impiegato e dalla velocità. Una donna di circa 65Kg che cammina per 60 minuti a 5km/h può bruciare circa 215 calorie, che arrivano a più di 400 se arriva a 7Km/h e a ben 520Kcal per 8Km/h.
Se la donna pesasse 75 chili vedrebbe aumentare il dispendio calorico a 600Kcal per una camminata veloce di 8Km orari ogni 60 minuti. A ben vedere, la regola di fare i famosi 10mila passi al giorno per stare in salute e in forma perfetta non è poi così tanto strana (calcolo da www.calorie.it).
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