La paura del parto è qualcosa di normale. La donna deve incontrare fisicamente il suo bambino e lo fa attraverso un dolore funzionale. Questo dolore può essere estremamente intenso e dunque può spaventare. Diventa però patologicoq uando la paura può ostacolare il parto il concepimento. In questo caso si parla di tocofobia.
Che cos’è
La parola "Tokofobia" deriva dal greco "tokos" che significa parto e "fobia" che significa paura intensa. Sebbene questo sia spesso usato nel contesto delle donne in gravidanza, ciò si verifica anche nelle donne non gravide e negli uomini. A volte le donne con questa condizione possono evitare di rimanere incinta, utilizzando metodi contraccettivi scrupolosi o optare per aborti ripetuti (interruzione della gravidanza).
Il termine 'Tokophobia' è stato introdotto per la prima volta nella letteratura medica da Hofberg e Brockington nell'anno 2000 nel loro articolo intitolato 'Tokophobia: An unreasoning dread of parto' pubblicato sul British Journal of Psychiatry.
È normale avere qualche timore e preoccupazione per quanto riguarda la gravidanza e il parto (soprattutto tra le neo mamme). In effetti, avere una certa dose di paura può avere un effetto protettivo poiché le madri possono essere spinte a chiedere consiglio e assistenza alla maternità spesso sulla base delle paure.
Quanto è comune la tocofobia?
Non esiste una definizione clinica concordata a livello internazionale di tocofobia, pertanto la prevalenza varia nei diversi studi a seconda dei criteri utilizzati per misurare questa condizione. L'incidenza riportata è di circa il 6-10% delle donne durante la gravidanza. Tuttavia, un recente articolo scientifico ha indicato che la tocofobia potrebbe essere diffusa fino al 14% delle donne in gravidanza e sembra essere in aumento dall'anno 2000.
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