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Che cos’è il turismo blu e come si può praticare?

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Il turismo blu è un turismo dedicato al mare a tutte quelle attività che possono associate al turismo costiero e marittimo

Il turismo blu è legato al mare. Il termine deriva probabilmente da "economia blu", correlato ancora una volta all'ambiente marino: alla sua conservazione, sfruttamento e rigenerazione. Viene spesso utilizzato in termini di sviluppo internazionale, soprattutto quando si fa riferimento a un approccio sostenibile alle aree e alle risorse costiere sviluppate.

Blue Tourism si riferisce anche a un progetto, Blue Tourism Opportunities, che mira a garantire che il turismo costiero e marittimo attorno ai principali mari regionali sia gestito, governato e pianificato in modo da incoraggiare la sostenibilità.

Che cosa significa praticare il turismo blu?

Il turismo blu racchiude numerose le attività, tra cui:

  • Attività sulla spiaggia, ad esempio prendere il sole, fare snorkeling, nuotare e visitare stabilimenti balneari /bar
  • Passeggiate o escursioni costiere
  • Osservazione della fauna costiera
  • Vela e/o yachting
  • Tour in barca come gite in barca con il fondo trasparente, tour in barca per l'osservazione di delfini/balene, crociere turistiche e così via
  • Crociere e crociere fluviali
  • Sport acquatici come sci nautico, surf, wakeboard, parasailing e paddleboarding
  • Pesca, sia da terra che da barca
  • Immersioni in subacquea
  • crociere

Potresti non considerare alcune di queste cose come attività specificatamente "turistiche", soprattutto se si tratta del tuo hobby, ma molti turisti si dedicano a queste attività quando visitano una nuova località. Il turismo delle località balneari e il turismo da crociera sono due esempi di turismo blu del mercato di massa.

Il turismo blu è sostenibile?

Sono in corso molte ricerche per verificare se il turismo blu, al ritmo con cui si verifica attualmente, sia sostenibile. Il turismo blu porta con sé un’elevata pressione sulle risorse marittime naturali che lo rendono così popolare; ad esempio, le crociere generano molti rifiuti che hanno un impatto sulla vita marina e sull’ecosistema circostante. Sebbene esistano leggi e norme in materia di smaltimento dei rifiuti, è innegabile che vi sia un effetto negativo sull’ambiente in termini di inquinamento.  Un esempio concreto di ciò è la chiusura di Maya Beach in Thailandia – una splendida località, resa famosa in The Beach (2000) di Leonardo di Caprio – nel 2018. Situata sull'isola di Koh Phi Phi Leh, la spiaggia è davvero mozzafiato. Ma con 5.000 visitatori al giorno che affollano la baia dopo aver visto il film e desiderando sperimentarlo di persona, la baia è diventata gravemente inquinata.

 

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