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In inglese si chiama slow tourism, mentre in italiano oltre a chiamarlo turismo lento, possiamo anche definirlo sostenibile e green. Si tratta di un nuovo modo di concepire il viaggio, più consapevole dell'impatto che ogni individuo lascia sulla terra e più attento a non perdersi nemmeno un attimo, per poter contemplare la natura, conoscere persone, entrare a stretto contatto con la cultura del posto. Scopriamo insieme cos'è, come e quando è nato e quali esperienze possiamo fare per diventare turisti slow!
Cos'è il turismo lento
Lo slow tourism è una filosofia applicata al viaggio, un modo di vivere il turismo con ritmi più lenti, preferendo mezzi di trasporto non rapidi come l'aereo, per un minor impatto ambientale e per conoscere meglio i luoghi che si stanno visitando, ad esempio a piedi o in bicicletta. Il turismo lento è proprio un modo nuovo di concepire la vacanza: non si raggiunge velocemente la destinazione chiudendosi in luoghi pensati appositamente per i turisti, ma si arriva riscoprendo la bellezza del viaggio stesso, ammirando i paesaggi, toccando con mano la cultura locale, conoscendo la popolazione del posto. Il tutto nel pieno rispetto di chi ci ospita, persone e ambiente, ovviamente. La sostenibilità, sociale, economica e ambientale, è alla base di questo tipo di turismo.
Come e quando è nato
Il turismo lento inizia a svilupparsi negli anni Novanta, proprio nello stesso periodo in cui nasce un altro interessante fenomeno, quello dello Slow Food, il cibo lento (naturale, biologico, a chilometro zero e di stagione). Non è un caso che i due movimenti siano nati insieme, in un quadro di insieme più ampio che può essere definito come cultura slow, più attenta e consapevole.
I vantaggi del turismo lento sono molti:
- si visitano meglio i luoghi scelti per le proprie vacanze, evitando quelli super affollati
- si entra a stretto contatto con la popolazione e la cultura locali
- si garantisce uno sviluppo sostenibile delle comunità, contribuendo anche al loro sostentamento economico
- si valorizza il patrimonio locale (storico, architettonico, naturale, gastronomico)
- si promuove una filosofia nuova del viaggio basata sul rispetto, che non deve mai mancare
Esperienze da fare per vacanze slow e green
Tra le esperienze che si possono fare, possiamo citare le escursioni a piedi o in bicicletta, le visite turistiche delle città con i locali, la frequentazione dei mercati rionali, le visite alle fattorie didattiche o alle imprese agricole del luogo. Il turismo slow può anche essere partire per fare del volontariato, in comunità di accoglienza oppure oasi protette, fare trekking ed escursionismo, organizzare tour in bicicletta, fare viaggi on the road, organizzare un viaggio religioso o spirituale o andare alla scoperta della cultura, anche enogastronomica, di un luogo. Non c'è che l'imbarazzo della scelta: ognuno di noi può trovare il viaggio lento più adatto alle proprie esigenze.
Per chi volesse iniziare a viaggiare slow in Italia, sono molte le esperienze e gli itinerari che si possono fare. Tra i più famosi ricordiamo:
- alla scoperta dell'isola di Pantelleria
- sentieri dell'Isola del Giglio in Toscana
- le vie cave etrusche
- il coast to coast in Basilica
- la via Francigena
- via degli Abati
- Cammino di Sant'Antonio
- Cammbino di San Benedetto
Anche all'estero ci sono tante esperienze da fare, come il trekking in Giordania, la visita della Lapponia, il Cammino dei Fari in Galizia, il Cammino di Santiago di Compostela, i percorsi naturalistici in Islanda, il Continental Divide Trail dal Canada al Messico. Per chi ha più tempo a disposizione, il turismo lento nel sud est asiatico sta prendendo piede in paesi come Thailandia, Vietnam, Cambogia e Laos. Anche la Mongolia è molto popolare in tal senso, per chi vuole partire e godersi una vacanza slow.
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