Il sole è molto dannoso per la pelle. Tende a disidratarla, a seccarla e favorisce l'invecchiamento, perché danneggia il collagene. A questo aggiungiamo poi il rischio melanoma, che purtroppo è spesso correlato ad abbronzature poco protette. È necessario fare molta attenzione anche in caso di tatuaggi, perché possono rovinarsi con l'esposizione solare e con le lampade abbronzanti.
Come proteggere il tatuaggio dopo la realizzazione
Prima di esporsi al sole, dopo aver fatto un tatuaggio bisognerebbe aspettare almeno 4-6 settimane. Devi considerare il tattoo come una cicatrice e va quindi protetta dai raggi, ma anche dalla sabbia o da qualsiasi agente che possa ostacolarne la cicatrizzazione o ritardarne la guarigione. In questo asso di tempo, il consiglio è quello di coprire la cute con indumenti adeguanti (magliette o pantaloncini protettivi dai raggi Uv).
Quali creme protezioni solari scegliere?
Se il tatuaggio ha più di due mesi, puoi ovviamente prendere il sole. La pelle sotto il disegno è vulnerabile ai raggi Uv come il resto della cute, inoltre il pigmento potrebbe tendere a scolorirsi più velocemente a causa proprio dell'esposizione. Utilizza quindi una crema con fattori protettivi superiori a +50 (puoi anche chiedere in farmacia qualcosa di specifico). Applica possibilmente dei solari con base ad acqua, che sono maggiormente idratanti, non ostruiscono i pori e ripeti l'operazione ogni 2 o 3 ore e subito dopo il bagno. La sera, dopo una bella doccia, è importante applicare un doposole, per lasciare la cute morbida ed elastica. Queste regole valgono anche per le lampade e i lettini abbronzanti, durante cui sarebbe opportuno coprire i tatuaggi con eventuali mascherine.
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