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Lavare e prendersi cura dei capi in Jeans

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Chi non possiede un paio di jeans? Scuri, chiari, strappati, lunghi o corti. Spesso sono i capi che amiamo di più: ecco come prendersene cura.

Li adoriamo, e la maggior parte di noi ne possiede a decine. Scuri, chiari, strappati o corti, i capi in jeans sono da sempre un must del nostro guardaroba delle quattro stagioni, il capo passepartout intercambiabile, da sera o da giorno.

Le principali case produttrici ce l’hanno detto e ripetuto: il denim va lavato il meno possibile, per preservarne la trama del tessuto e la colorazione ottenuta attraverso un lungo procedimento di tintura, che con lavaggi numerosi andrebbe invece a vanificarsi. È questo il motivo che ci spinge a preferire una smacchiatura localizzata, dove se ne verifica la necessità, per mezzo di un pratico sgrassatore e un po’ d’acqua. Certo, prima o poi, quando c’è l’effettiva necessità, è bene non pensarci troppo e buttare il capo in lavatrice, non senza prima aver appreso le regole base per prendersi cura del jeans senza rischiare di rovinarlo nel lavaggio.

Il jeans va lavato insieme agli altri capi in denim, separato dal resto della biancheria, a meno che non si tratti di capi in cotone molto scuri, che quindi non rischiano di essere rovinati da una possibile perdita del colore. Essi vanno lavati al rovescio, esclusivamente a freddo, e non vanno mai candeggiati, sempre per difendere e preservarne il colore particolare che li rende unici e differenti gli uni dagli altri.

Prima di acquistare dei pantaloni in denim è bene sapere che ce ne sono alcuni che, per trattamento ricevuto, perderanno sempre un po’ del loro colore durante il lavaggio in lavatrice e quindi dovrai accettare il fatto che, nel corso del tempo, il colore originale venga gradualmente sostituito da sfumature più tenui. L’etichetta riporta sempre la qualità di tessuto e il trattamento: la scritta ‘Unwashed’, ad esempio, indica la fattezza di jeans realizzati con un denim particolarmente resistente e scuro che perderà quindi il colore lavaggio dopo lavaggio.

Con il denim si raccomanda di non utilizzare i detersivi in polvere, che possono lasciare sul tessuto un alone biancastro, ma di preferire invece i detergenti liquidi, meglio se per capi scuri, che contengono proprietà fissanti del colore e lasciano il capo morbido e confortevole, evitando quindi l’impiccio e la fatica di rindossarli con facilità una volta asciutti! L’indurimento della fibra del denim è particolarmente favorita anche da un’asciugatura naturale alla luce del sole, che, oltretutto, contribuisce a scolorire particolarmente il tessuto. Meglio quindi riporre il capo ad asciugare all’aria aperta, ma in un luogo all’ombra, e stirare il pantalone al rovescio, così da evitare le macchie o le righe bianche ‘regalate’ dal ferro da stiro.

In questo caso, quando il tessuto appare vecchio e usurato, puoi immergere il capo in una soluzione realizzata con acqua (2 litri circa), sale grosso e un bicchiere d’aceto. Dopo averli lasciati in ammollo per circa un’ora o due, il jeans risulterà più morbido, le macchie attenuate e il colore sarà visivamente più brillante!

Infine attenzione a cerniere, bottoni e decorazioni metalliche complici nel rovinare i capi in pizzo che spesso lavi insieme a questo tessuto. Meglio separare questi ultimi dal jeans inserendoli in una federa in cotone, così come è importante ricordarsi di controllare le tasche dei pantaloni, dove spesso rimangono dei fazzoletti, monete o oggetti metallici: un danno per l’intero bucato o per la lavatrice stessa.

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