Se prima di andare a dormire i tuoi piedi potessero parlarti di certo non ti ringrazierebbero per il trattamento che hai riservato loro durante la giornata. Condannati senza pietà a trascorrere ore e ore prigionieri di sneakers (questo ovviamente nella migliore delle ipotesi) o, ancora peggio, di stilosi stivali a punta o di decolleté dai tacchi vertiginosi, la sera sono sfiniti, col morale letteralmente a terra e ti chiederebbero almeno un periodo di libertà vigilata. E allora per dare un po' di sollievo c'è chi si libera delle scarpe appena entra in casa.
Ma c'è anche chi ha pensato bene di eliminare il problema alla radice. Come? Semplicemente sbarazzandosi delle scarpe. E' il barefooter. Così, infatti si chiama chi pratica il barefooting ossia cammina scalzo. Culla del barefooting è la Germania dove questo "movimento di liberazione del piede" può già contare su un centinaio di appassionati. In Italia invece, sono ancora pochi i seguaci di questa filosofia che però sembra destinata a prendere sempre più piede. Appositamente per loro è stato realizzato sul lungotevere Prati a Roma un percorso sperimentale prendendo a modello quelli della Foresta Nera e della Westfalia.
In questo modo immersi nel verde si possono percorrere chilometri e chilometri passando per erba e sabbia ma anche argilla e sassi. Per completare l'opera poi, ci sono anche dei canali d'acqua fredda e calda per un trattamento di idroterapia. I commenti dei barefooters nostrani? A dir poco entusiasti. A sentire loro, infatti, sono sensazioni meravigliose che vale la pena provare almeno una volta. Una sorta di liberazione interiore, un piacere assoluto che si prova nel ritrovare il contatto con la terra. Ma tutto questo ai nostri piedi fa bene? L'abbiamo chiesto agli esperti del settore. Secondo loro, sono tanti i benefici del camminare scalzi. A cominciare dall'irrobustire gli arti inferiori e aiutare la coordinazione.
Maggior scetticismo, invece, sulle pratiche estreme di alcuni temerari barefooters. Due nomi per tutti: l'italianissimo Tom Perry che ha osato affrontare senza la minima protezione neve, braci ardenti e ghiaioni, e Franco Agripa che se ne va in giro per la città a piedi nudi schivando vetri e sporcizia di ogni sorta. In questi casi, a detta dei medici, ai benefici vanno sommati anche gli inconvenienti per la salute dei piedi che non sono certo da sottovalutare. In effetti i nostri progenitori se la cavavano bene anche senza scarpe, ma non dovevano certo fare i conti con l'asfalto!
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