SALUTE

Calo di zuccheri: i sintomi da riconoscere subito

LEGGI IN 2'
Tutto quello che dobbiamo sapere sul calo di zuccheri

L'ipoglicemia, comunemente definita come calo di zuccheri, è un abbassamento improvviso del glucosio nel sangue sotto la soglia di 70mg/dl. Si tratta di un evento acuto, che di solito può essere una complicanza del diabete mellito, ma che si può manifestare anche nei soggetti che non ne soffrono. Di solito questo disturbo è accompagnato da altre malattie come insufficienza corticosurrenalica, sepsi, malattie del fegato o del pancreas, ma si manifesta anche in caso di abuso di alcolici, dopo interventi chirurgici allo stomaco o all'intestino o in caso di malattie gravi. Come si manifesta? Quali sono i sintomi del calo di zuccheri?

Esistono tre gradi di ipoglicemia, che si manifestano con una sintomatologia leggermente differente:

  • l'ipoglicemia di grado lieve si presenta con sintomi come sudorazione, tremore, palpitazioni, fame improvvisa e intensa
  • l'ipoglicemia di grado moderato si presenta con sintomi neuroglicopenici come disturbi oculari, offuscamento della vista, cefalea, formicolii, difficoltà di concentrazione, sonnolenza, irritabilità
  • l'ipoglicemia grave si presenta una sintomatologia pesante, come perdita di coscienza: nei casi gravi si possono manifestare anche eventi cardiovascolari come infarto e ictus

L'ipoglicemia si può sempre gestire, ma bisogna intervenire in modo tempestivo ed efficace: in caso di sintomatologia lieve e moderata basta assumere zuccheri semplici e facilmente assorbibili dall'organismo, evitando però dolci elaborati, cioccolato, brioche, torte. Bisogna seguire la regola del 15: assumere 15 grammi di glucosio (3 cucchiaini/3 bustine/1 cucchiaio grande da tavola di zucchero sciolti in acqua oppure 125 ml di bibita zuccherata come coca cola o succo di frutta oppure 1 cucchiaio di miele). Dopo 15 minuti bisogna rivalutare la glicemia, ripetendo il trattamento fino a quando due glicemie non raggiungono a distanza di 15 minuti una dall’altra valori superiori a 100 mg/dl.

Nei casi gravi, invece, i pazienti vanno subito soccorsi con una somministrazione di glucagone, un ormone ad azione opposta all'insulina, che aumenta la glicemia.

Ti potrebbe interessare anche:

Iscriviti alla newsletter di donnad

Leggi tanti nuovi contenuti e scopri in anteprima le iniziative riservate alla community.