Capita spesso di avere una parola sulla punta della lingua, ma non riuscire a dirla e nemmeno a pensarla. Le parole possono "sfuggirci": possiamo dimenticare dei termini che magari abbiamo sempre usato, magari fino a poco tempo prima. Questa difficoltà, che può creare imbarazzo durante una conversazione, ha un nome ben specifico: si chiama disnomia ed è un disturbo specifico del linguaggio conosciuto anche come difficoltà di accesso lessicale. Perché capita di dimenticare le parole?
Cos'è la disnomia
La disnomia è la difficoltà a riportare alla mente determinate parole in uno specifico momento. Quella parola può essere ripetuta tranquillamente e se ne comprende il significato. Quando, però, in una conversazione ci serve non ci viene mai in mente. La difficoltà è maggiormente presente nei bambini e può anche essere conseguenza della dislessia.
Molto spesso dimentichiamo le parole quando stiamo vivendo un momento di stress emotivo (durante un'interrogazione, un colloquio di lavoro, una discussione con il partner).
I sintomi
Chi soffre di disnomia non solo non riesce a ricordare la parola, ma spesso, per ovviare al problema, ne usa un'altra simile o che appartiene "allo stesso gruppo", come ad esempio dire matita al posto di penna.
C'è anche chi usa giri di parole quando il termine preciso non ritorna in mente o frasi generiche per indicare la parola che si vuole dire. Si può anche temporeggiare mentre si pensa alla parola, dicendo "cioè", "non so", "come dire", "mmh".
Cosa fare
Ogni tanto può capitare di non trovare la parola giusta, anche se è semplice e di uso comune. Se la situazione dovesse ripetersi, però, con una certa frequenza, è bene parlarne prima con il medico di base, che saprà indirizzarci verso il giusto professionista.
Potrebbe essere utile prenotare una visita dal logopedista o dallo psicologo per capire i motivi per cui questo accade e dare il via a una strategia e ad allenamenti per elaborare meglio le parole.