Misurare bene la pressione del sangue, evitando gli errori più comuni che si commettono, è fondamentale. L'American Heart Association ha, infatti, svelato quali sono i comportamenti che potrebbero rendere la misurazione non proprio efficacia e veritiera. Molto spesso ci chiediamo, ad esempio, perché la prima misurazione della pressione è sempre più alta: gli esperti svelano il motivo per cui due rilevazioni eseguite a poca distanza l'una dall'altra potrebbero dare risultati leggermente differenti.
Innanzitutto, i cardiologi consigliano di misurare la pressione almeno 3 volte. La prima volta, infatti, la misurazione potrebbe essere leggermente più alta per lo stato di agitazione e di ansia in cui la persona versa. Questo accade soprattutto quando siamo dal medico, ma spesso notiamo che la prime rilevazione è leggermente più alta anche con gli strumenti casalinghi che magari usiamo ogni giorno. Eseguire almeno 3 misurazioni, potrebbe permetterci di capire se abbiamo commesso errori oppure se la nostra emotività ha giocato un brutto scherzo.
Forse non tutti sanno che, ad esempio, non dovremmo mai misurare la pressione con la vescica piena. E che schiena e braccio devono avere il giusto supporto durante la misurazione. Inoltre, bisognerebbe utilizzare solo ed esclusivamente un bracciale della grandezza adeguata per il braccio e non si dovrebbero mai tenere le gambe accavallate o parlare. Le variazioni possono andare da un minimo di 2-6 punti a un massimo di 50 punti.
Prendere la pressione del sangue da seduti, appoggiati allo schienale di una sedia, con il braccio su un tavolo o sul poggiolo, in silenzio e nel più totale relax: ecco il modo migliore per rilevare la pressione del sangue, ricordandosi non solo di eseguire tre misurazioni, ma anche di prendere la misurazione su entrambe le braccia. I valori considerati nella norma sono 120 per la sistolica e 80 per la diastolica (massima e minima): se la misurazione supera i 140 su 90, meglio contattare subito un medico.
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