Camminare ha dei benefici per il corpo e per la mente, è economico e non richiede necessariamente un tempo dedicato. Possiamo, infatti, abbinare la camminata ad altre attività obbligate come andare al lavoro, raggiungere il supermercato per fare la spesa o andare a prendere i bambini a scuola.
Ma quanto camminare? Il traguardo minimo classico è quello dei 10.000 passi al giorno, anche se non tutti sono d’accordo. Per i tempi, possiamo rifarci alle indicazioni dell’OMS e del Ministero della Salute sull’attività fisica, le trovi nel relativo articolo.
Camminare: i benefici per il corpo e la mente
L’attività del camminare fa bene:
- Ci aiuta a tenere sotto controllo la pressione alta, il diabete, il cuore e il colesterolo.
- Riduce lo stress e l’ansia e fa tornare il buonumore.
- Contribuisce a farci perdere peso e a dimagrire (qui il calcolo delle calorie che si bruciano con la camminata).
- Ha una ricaduta sulla salute delle ossa, quindi può diminuire il rischio di fratture e osteoporosi.
- Favorisce la creatività, la memoria e le funzioni cognitive.
- Può contribuire a migliorare il nostro sonno (ma, per la relazione tra esercizio fisico e sonno, entrano in gioco molti fattori).
Altri benefici del camminare, ricapitolati dalla Harvard Medical School, sono:
- L’effetto sui geni legati all’obesità.
- Il contrasto al craving, la voglia e l’assunzione compulsiva di cibi come cioccolato e snack.
- La riduzione del rischio di cancro al seno. Uno studio ha rilevato un rischio più basso del 14% per le donne che camminavano 7 ore o più a settimana rispetto a quelle che facevano la stessa attività per 3 ore o meno a settimana.
- La diminuzione del dolore alle articolazioni. In base ad alcune ricerche, in questo senso, ne risente positivamente chi ha l’artrite e camminare 5-6 miglia (8-9 km) a settimana potrebbe prevenire questa patologia.
- L’aumento delle difese immunitarie. Da una ricerca è emerso che quanti camminavano per almeno 20 minuti al giorno, almeno per 5 giorni a settimana, “avevano il 43% in meno di giorni di malattia rispetto a quelli che si esercitavano una volta a settimana o meno. E se si ammalavano, era per una durata più breve e i loro sintomi erano più miti”.
D’altra parte, l’ideale sarebbe poter camminare in un luogo non inquinato. Ad esempio, da uno studio condotto sugli over 60 in salute e con problemi respiratori o cardiaci cronici, si evince che camminare in un luogo con inquinamento da traffico, a breve termine, potrebbe depotenziare i benefici di questa attività.
Condividi