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Le pulizie in famiglia rappresentano uno dei primi step per vivere l'home gender equality, la parità di genere in casa a partire dalla sua gestione. Affrontiamo il nodo a partire dal linguaggio e usiamo una semplice strategia per organizzare le pulizie domestiche con la collaborazione di tutti.
Equità di genere in casa e linguaggio
Innanzitutto, facciamo attenzione al linguaggio, alle parole che usiamo. Spesso, infatti, pronunciamo e pensiamo l'espressione "aiutare a fare le pulizie", "aiutare la mamma a mettere in ordine".
Il punto è che non si tratta di aiutare una persona che lavora per tutti (gratis), ma di collaborare insieme per raggiungere l'obiettivo di avere una casa pulita e in ordine, quella stessa casa che vivono tutti e che, dunque, richiede l'intervento di tutti per continuare a essere vivibile.
Basta anche ad "epiteti" come "il mammo" che, invece, è un papà che si occupa dei figli.
La comunicazione per la parità di genere
Comunicare è essenziale, quindi affronta la questione con il partner o la partner con calma. Comunicate quello che sentite, parlate dei vostri punti di vista sulla gestione delle pulizie domestiche e sulla parità, confrontatevi sul coinvolgimento dei figli e delle figlie, se ci sono.
Inoltre, valutate di ricorrere all'ironia, a battute divertenti che possano ricordare che "la casa non è un albergo", ma si regge con la collaborazione di tutti, per le pulizie, per il benessere di ciascuno e di ciascuna.
Pulizie domestiche in famiglia: il planner
Chiarito il discorso sul linguaggio, come possiamo organizzare le pulizie domestiche con tutta la famiglia? Serviamoci di un planner, una tabella con il calendario delle pulizie settimanali che sia un mix tra mansioni flessibili e lavori domestici da suddividere nei giorni.
Una soluzione potrebbe essere che ciascuno, bambini e bambine incluse, pulisce la sua camera o comunque il suo spazio almeno una volta a settimana quando vuole. Per il resto, stabilite le cose da fare ogni giorno e le pulizie da effettuare periodicamente, una o più volte a settimana, si definiscono dei turni che possono essere modificati solo in presenza di esigenze reali.
Per facilitare la collaborazione dei figli e delle figlie, valutate un sistema di premi, da concedere se fanno le pulizie, purché il metodo non si trasformi in un ricatto per cui la collaborazione è subordinata alla ricompensa.
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