Il Caviardage é l’arte di fare poesia partendo da una pagina scritta. Si tratta di un metodo di scrittura poetica elaborato e diffuso in Italia da Tina Festa. Il termine deriva dalla parola “caviar” (caviale),e in dica il procedimento di “annerire” che un tempo veniva utilizzato usando la china nera per oscurare le parole da censurare.
Oggi ha come scopo quello di partire da una pagina già scritta di un libro, di un romanzo, di una rivista, di una fotocopia (e non da un foglio bianco) scorrere il testo, e annerire delle parole lasciando in evidenza o cerchiarle con il tratto dello stesso pennarello. Evidenziamo, così, solo le parole che hanno un senso e costituiscono per noi poesia nascosta.
Quanta poesia ed emozioni può celare un testo? Basta avere a disposizione un testo scritto e un pennarello nero. E' possibile scatenare la nostra fantasia per realizzare disegni con pennarelli, tempere o ancora realizzare un collage, incollare stickers intorno alla “nostra poesia” per dare al componimento un tocco personale e artistico, e trasformare il nostro lavoro in poesia visiva.
Può essere un metodo perfetto per gli adulti con cui rilassare e far emergere ciò che é difficile da esprimere a parole, ma anche un modo e un metodo didattico per scegliere le parole che “risuonano” meglio, stimolare e far emergere le emozioni dei più piccoli. Le parole, le frasi scovate serviranno a stimolare riflessioni di un gruppo di bambini o in classe in maniera coinvolgente.
Il Caviardage può essere associato alla tecnica del Cut-Up: ritagliare con le forbici dei segmenti di frasi dalla pagina di un testo. E cercare nelle strisce ritagliate le parole più importanti da incollare e assemblare su un cartellone in moda da creare la propria poesia. Il cartellone, poi, può essere personalizzato a piacere.
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