Coltivare le arachidi nel nostro orto è davvero facile: con delle operazioni basilari, potremo avere le gustose e nutrienti noccioline americane.
Le piante fanno parte della stessa famiglia dei legumi, in pratica mangiamo e usiamo i semi presenti nel baccelli tostati. I baccelli crescono sotto terra.
Coltivare le arachidi, 7 consigli utili
1) Possiamo cominciare la coltivazione delle arachidi in quasi tutti i terreni, anche se sono preferibili quelli non troppo compatti e con un ph appena acido.
2) Nella progettazione del nostro orto, destiniamo alle arachidi una zona dove non ci siano stati altri legumi.
3) Per coltivare le arachidi in piena terra, non trascuriamo le annaffiature, ma non eccediamo troppo e badiamo che non si vadano a costituire dei ristagni d’acqua.
4) Teniamo presente che concimare non è strettamente necessario. Essendo delle leguminose, infatti, le arachidi sfruttano l’azoto dell’aria fertilizzando la terra. Ma ben venga un terreno ricco, concimato in precedenza per le piante che c’erano prima, e comunque facciamo una valutazione per capire se il nostro terreno sia povero e richieda una concimazione adeguata alle piante.
5) Per coltivare le arachidi, dedichiamoci alla semina ad aprile-maggio, in genere più tardi nelle zone fredde e comunque quando le temperature sono più alte e superano i 12 gradi circa. Preleviamo i semi dai baccelli lasciando lo strato rosso e seminiamoli. Prevediamo più o meno una ventina di centimetri di spazio tra una piantina e l’altra; tra le file, lasciamo circa mezzo metro.
6) La coltivazione delle arachidi non ha bisogno di granché, ma per una o più volte, rincalziamo il terreno, ovvero accostiamo della terra alle piante.
7) Possiamo raccogliere le arachidi quando le foglie iniziano a diventare gialle: estraiamo le piante e puliamole dalla terra, quindi facciamo asciugare i baccelli con l’accortezza di rigirarli periodicamente.
Condividi