Parlare di sesso con i bambini è molto importante e non deve essere motivo di imbarazzo. Conviene, secondo gli esperti, diffondere i principi legati alla sessualità fin da subito, per non creare falsi miti o malizia.
Sarebbe, inoltre, meglio nominare correttamente gli organi prima e diffondere le discussioni sul sesso man mano che il bambino cresce, piuttosto che "aprire il vaso di Pandora” tutto in una volta.
Per educare efficacemente i bambini nel campo della sessualità e metterli in confidenza in modo che poi osino chiedere consiglio ai loro genitori, sarebbe meglio discutere di sessualità dall'età di due anni. Posticipare queste conversazioni a 8,9 o anche a 13 o 16 anni pare crei confusione.
Ovviamente non si tratta di evocare rapporti sessuali a bruciapelo e altri aspetti della sessualità, argomento riservato ad adolescenti e adulti, ma cominciare ad esempio nominando correttamente le parti intime. Usa termini come vagina e pene quando sono giovani, perché questo rende le cose molto più facili. E i bambini penseranno già di poter parlare a mamma e papà di tutto.
Se i genitori si sentono a disagio su queste questioni, il bambino potrebbe sentirsi a disagio a sua volta. Riconoscendo che non esiste un'età reale in cui parlare di questo o quello in materia di sessualità, si consiglia ai genitori di seguire l'evoluzione di ciò che il bambino sta imparando (a scuola con il suo compagni per esempio) e ciò a cui è esposto crescendo.
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