I funghi chiodini Armillaria mellea si raccolgono in autunno. Si trovano sulla corteccia degli alberi o a terra, ma i prossimità dei tronchi, spesso con formazione a cespuglio. Sono di un colore che va dal crema al bruno, sono dotati di gambo lungo e cappello che va dai 2 ai 10 centimetri di diametro. Da cotti sono piuttosto gustosi, ma prima di consumarli bisogna seguire qualche piccolo accorgimento per pulirli e cuocerli al meglio. Se ci piace andare per funghi e vogliamo andare sul sicuro, è bene conoscerli, non confonderli con altre specie simili, e raccoglierli quando sono giovani e teneri.
Ma come pulirli? Eliminare la parte finale e sciacquarli sotto l’acqua corrente per eliminare il terriccio. Dopodiché inserirli in un recipiente con acqua e bicarbonato per poi lasciarli riposare per una quindicina di minuti. Poi sciacquarli nuovamente sotto l’acqua corrente.
A questo punto, dato che contengono uan tossina che viene eliminata solo bollendoli, procedere a scaldare l’acqua e al momento del bollore mettere i funghi in pentola e attendere raggiungano ancora il bollore: quindi eliminare lo strato schiumogeno che vedremo formarsi.
Dopo venti minuti scolarli ed asciugarli con delicatezza. Poi procedere a cucinarli.
Se abbiamo intenzione di non consumarli subito e di conservarli possiamo congelarli (da cotti e mai da crudi) oppure metterli sott’olio.
Come conservare i funghi chiodini sott’olio? Prendere dei barattoli di vetro con chiusura ermetica, sterilizzarli e inserirvi i chiodini all'interno. Mettere i funghi a strati, alternati ad aglio tagliato a filetti e peperoncino sminuzzato.
Riempire il barattolo fino all’orlo con olio extravergine d'oliva, scuoterlo per eliminare eventuali bolle d'aria, chiuderlo e riporlo al fresco, lontano da fonti di luce.
Per consumarli, dovremo attendere due mesi.
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