Il lavoro di skipper affascina sempre più ragazzi e ragazze, che sognano di lavorare in mare, con il vento tra i capelli, il sole che scalda la loro pelle, conoscendo ogni giorno passeggeri nuove e solcando le acque marine andando sempre all'avventura (ma in tutta sicurezza, ovviamente). Come si diventa skipper? Se il tuo sogno è questo, scopriamo i requisiti, cosa serve e anche quali possono essere gli sbocchi professionali di un lavoro che può essere molto remunerativo, anche se ti porta a essere spesso lontano da casa.
Lo skipper è il comandante professionista di una barca a vela o di una barca a motore. Un lavoro di grande responsabilità, per il quale bisogna avere una grande passione. I suoi compiti sono molti: guida barche per condurre passeggeri da una parte all'altra oppure organizza gite o viaggi in più lunghi, occupandosi a bordo di tutto, dall'accoglienza alla navigazione, passando anche per la gestione di possibili situazioni di emergenza. Deve essere sempre aggiornato e saper mantenere i contatti con le autorità marittime.
Per diventare skipper bisogna:
- essere maggiorenne
- avere la patente nautica (che varia a seconda del tipo di barca e di viaggio che si fa)
- avere un diploma di scuola secondaria di secondo grado (meglio se a indirizzo nautico)
- completare un periodo di addestramento di 36 mesi di navigazione, 24 dei quali su navi e imbarcazioni da diporto adibite al noleggio con la qualifica di mozzo o di allievo ufficiale
- superare, al termine del corso e dell'addestramento, l'esame teorico e pratico presso la capitaneria di porto di riferimento
- aver frequentato alcuni corsi come: antincendio, di sopravvivenza, di salvataggio, di primo soccorso, di lettura e uso dei radar, di sicurezza e responsabilità sociali (PSSR), Global Marittime Destress Safety System e altri ancora.
La legge che disciplina la figura professionale è la 647/1996, che dà indicazioni per il titolo professionale di conduttore di imbarcazioni da diporto adibite al noleggio per le acque marittime, diventato legge nel 2005 (legge 121), con titolo di ufficiale di navigazione del diporto. Per poter lavorare, infine, si deve essere iscritti nelle Matricole della Gente di Mare di prima categoria, con domanda da presentare alla Capitaneria di Porto.
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