Il senso di colpa delle mamme lavoratrici ha molte cause e, purtroppo, queste derivano da pregiudizi e stereotipi duri a morire. Spesso le donne che tornano a lavorare dopo la maternità si sentono in difetto e in colpa, chiedendosi se passano abbastanza tempo con i figli, se staranno bene all'asilo nido o dai nonni, se è una buona madre colei che lascia un neonato a casa per tornare al suo lavoro. Perché le mamme lavoratrici si sentono in colpa sempre?
Per ogni donna rientrare a lavorare dopo la nascita del proprio bambino non è facile. Sono tanti i dubbi che occupano la sua mente: non si sa se quello scelto è il momento giusto, se il bebè stare bene, se avrà delle ripercussioni nella sua crescita, se si sentirà abbandonato. Per una neo mamma non è semplice affrontare tutto questo, anche perché il carico di lavoro che ha sulle sue spalle viene incrementato da quello del lavoro e dai sensi di colpa che, emotivamente parlando, devastano il suo cuore.
Il problema non è solo quello che prova la mamma, ma anche quello che la società le fa provare. Esistono ancora oggi molti tabù e pregiudizi nei confronti di una mamma che torna a lavorare quando il bambino è ancora piccolo e che, invece, non coinvolgono per niente il papà. Questa sensazione che si percepisce riguarda il fatto che le donne sono costrette a dividersi a metà, tra la voglia di tornare a casa e riprendersi la propria vita e il ruolo di mamma, che alcune mentalità vedono ancora a tempo pieno per le donne.
Purtroppo non ci si sofferma mai a pensare che non è vero che una donna che torna a lavorare toglie del tempo ai propri figli. L'importante è come viene vissuto questo distacco, come viene percepito il tempo trascorso insieme, quanto la felicità della mamma, che anche fuori dalla casa può realizzarsi, si riflette sulla serenità del bebè. Si può essere lavoratori ed essere bravi genitori, tenendo in considerazione che la perfezione non esiste.
Imparare a far tacere quelle voci che fanno sentire in colpa le neo mamme, qualunque sia la decisione che prendono, non è facile. L'importante è che ognuno cerchi un equilibrio per fare in modo che tutti possano vivere serenamente la propria vita, facendosi magari aiutare, non pretendendo troppo dalle mamme e capendo quanto sia più importante la qualità del tempo che dedichiamo ai nostri figli rispetto alla quantità.