Un po’ come i bambini. I più intraprendenti ci si tuffano a capofitto sguazzando con le zampe e tenendo la testa in alto. Per alcune razze si tratta di una passione innata: i Labrador, i Terranova (utilizzati spesso per i salvataggi), i Golden Retriver. A questi aggiungiamo altre razze poco diffuse da noi come il Lagotto Romagnolo, il Cao de Agua Portugués, il Barbet francese, il Perro de Agua Espanol, il Barbone Gigante, e, più conosciuti, il Pastore Tedesco, il Dobermann, il Bassotto, lo Schnauzer e l’Alano.
Quando iniziare
Meglio abituarli fin da cuccioli al contatto con l’acqua. Molti cuccioli non sanno che cosa sia e la presenza costante del padrone in questo momento è fondamentale. Essendo dotati di innata e spiccata curiosità, è sempre preferibile essere vigili e non farli allontanare troppo né sulla spiaggia, né tantomeno in acqua (leggi anche cosa insegnare al cane).
Come iniziare
Mai forzarlo ad entrare in acqua. Se mostra paura, cercare di attirarlo sulla battigia con una palla o prenderlo in braccio o camminare insieme a lui.
Il nuoto
Non permettetegli di entrare in acqua da solo e non perdetelo mai di vista. Evitate di stancarlo eccessivamente e quando vuole uscire lasciateglielo fare. Evitate l’uso di bastoni di legno rovinati perché potrebbe ferirsi. Se deve salire sul gommone o sul pattino, aiutatelo prendendolo sulla parte di pelle del collo.
Regole di igiene e convivenza
Quando siete in spiaggia, predisponete un riparo e una ciotola con dell’acqua fresca. Paletta e sacchetti sono di rigore, pena multe parecchio salate, come pure collare, medaglia di riconoscimento e guinzaglio, in quanto su molte delle nostre spiagge i cani non possono essere lasciati liberi. Se ha ferite, se è stato da poco vaccinato o se è raffreddato evitategli il mare. Prestate attenzione alle zampe: catrame, scogli, conchiglie o pesci possono ferirle o imbrattarle, e alle orecchie da asciugare sempre con cura dopo il bagno per evitare il rischio di otiti. Pulite sempre il mantello dalla salsedine con una doccia tiepida d’acqua dolce e infine spazzolate via i residui di sabbia.
Al sole e al caldo
Cercate sempre di sottoporlo a un controllo serale, come dei luoghi che frequenta abitualmente, oltre a tenere a portata di mano il numero del veterinario più vicino. Potrebbe salvargli la vita. Proteggete orecchie, muso e pancia, sede frequente di eritemi soprattutto nelle specie a manto chiaro, con filtri solari a fattore superiore al 15. Ricordate inoltre che cani e gatti non tollerano il caldo. Vietato lasciarli sotto il sole chiusi in macchina, anche per pochi minuti. Fate in modo di avere sempre dell’acqua a disposizione in una bella ciotola. Munitevi di una tenda parasole per la spiaggia. Se li vedete ansimare, barcollare ed accasciarsi a terra con occhi stralunati, bagnateli subito, fateli bere piano e poi metteteli in un luogo fresco e ventilato. Chiamate in ogni caso il veterinario.
Condividi