Protagonista del Giro d'Italia 2019, la bella Terracina è la quinta tappa toccata dalla kermesse sportiva che nessun amante delle due ruote perderebbe. Con Bio Presto, fornitore ufficiale di questa edizione del Giro, faremo una sosta terracinese per parlare di una ricetta golosissima e delle sue macchie, che possono comunque essere trattate con il detergente giusto.
Sito in provincia di Latina, nel Lazio, il comune di Terracina ha una storia che si interseca spesso con la mitologia. Sviluppatasi da una propaggine del Monte Sant'Angelo, affacciata sul mare Tirreno e attraversata dal fiume Portatore, Terracina pare infatti abbia dato i natali alla maga Circe, personaggio dell'Odissea di Omero.
In questo territorio dal clima temperato, hanno trovato il loro habitat prediletto le fragole Favette, importate dalla Francia eppure ad oggi coltivate solo in queste zone dell'Agro Pontino. Questa varietà di fragola, più dolce e tondeggiante rispetto ad altre tipologie, è amata e apprezzata ovunque nel mondo, oltre che essere spesso scelta per la creazione di dolci a base di frutti rossi.
Un buon modo per utilizzare le fragole favette di Terracina è di trasformarle in un'ottima confettura fatta in casa, pronta da usare spalmata sul pane casareccio o come farcia di torte e crostate. Vediamo quindi come preparare questa delizia, usando l'ottima materia prima terracinese.
Confettura di fragole favette di Terracina, ricetta
Per realizzare una confettura di fragole Favette a regola d'arte non servono molti ingredienti. Acquistiamo mezzo chilo di questa varietà di fragola, poi consideriamo 250gr di zucchero semolato e il succo di mezzo limone appena spremuto.
Puliamo le fragole, epurandole dal picciolo verde e tagliamole in pezzettoni, travasandole in una coppa di vetro. Spremiamo il succo di limone, filtriamolo e versiamolo sulle fragole, mescolando bene per fare in modo che il liquido irrori ogni lato dei frutti, dopo di che versiamo lo zucchero.
Mescoliamo, copriamo con uno strappo di pellicola e poi lasciamo in macerazione in frigo per un'oretta abbondante, in modo che le fragole caccino i loro succhi aromatici. Dopo di che trasferiamo in un pentolino e cuociamo a fuoco dolce per un'ora, mescolando ogni tanto per evitare che il fondo bruci o si attacchi.
Il risultato finale dovrà essere un composto lucido e piuttosto omogeneo. Quando saremo soddisfatti del risultato travasiamo la confettura di fragole Favette ancora bollente nei vasetti di vetro da marmellata già sterilizzati, capovolgendoli fino a completo raffreddamento.
Marmellate e confetture, buone ma occhio alle insidie
Tanto buone e tanto insidiose, le confetture vanno davvero fatte a regola d'arte affinché siano non solo gustose, ma anche salubri. La fase più critica è infatti quella della sterilizzazione dei vasetti di vetro, che va effettuata prima di versare le conserve all'interno, ma anche dopo, bollendo i contenitori in una pentola, distanziati da strofinacci che ne impediscano la rottura e coperti dall'acqua.
In questo modo si evita il rischio di botulino, una tossina che si sviluppa in assenza di aria, come all'interno dei vasetti delle conserve. Ma attenzione anche alle macchie tipiche di confetture e marmellate, che possono schizzare in fase di cottura e travaso, oltre che ovviamente di utilizzo per la preparazione di dolci.
Queste tacche andrebbero pulite subito per evitare che diventino troppo collose e dure, lavando poi il capo con un detergente adeguato per eliminare eventuali aloni. Anche perché le fragole, rosse come la passione, sono bravissime a lasciare dei bei pois soprattutto sui vestiti chiari.
Macchie di marmellata? Trattiamole con Bio Presto, il nostro alleato del pulito, che, grazie alla sua formula potenziata, elimina efficacemente tutti i tipi di macchie, anche le più ostinate.
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