Da dicembre 2021 il contratto di lavoro occasionale è cambiato, con nuove regole e indicazioni operative che sono state rese note dall'Ispettorato del Lavoro. Secondo quanto previsto dal c.d. Decreto Fiscale D.L. 146/2021, che ha modificato alcune previsioni del Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, infatti, a partire dal 21 dicembre 2021 per contrastare forme elusive e monitorare ogni situazione, è obbligatorio comunicare preventivamente il lavoro occasionale all'Ispettorato del Lavoro.
In pratica il committente deve comunicare in modo preventivo l'avvio del lavoro autonomo occasionale, inviando un SMS o una mail tramite posta elettronica all'ispettorato territoriale del lavoro competente. Con la nota. n. 29 del 11 gennaio 2022 si specificano anche le modalità di applicazioni di tali novità. La disposizione riguarda infatti i lavoratori autonomi occasionali, che ai sensi dell'articolo 2222 del Codice Civile si impegnano a svolgere un'opera o un servizio con lavoro proprio senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente, escludendo i rapporti subordinati e le collaborazioni coordinate e continuative, i rapporti ex art. 54 bis D.L. 50/2017, le professioni intellettuali e le attività autonome sottoposte a Regime IVA.
Tutti i committenti, quindi gli imprenditori che offrono il lavoro al lavoratore, sono tenuti a comunicare in modo preventivo l'avvio della collaborazione. Nella comunicazione devono inserire i dati del committente, i dati del lavoratore, il luogo dove viene svolto il lavoro, il tipo di attività, la data di inizio, la sua durata presunta e anche il compenso pattuito tra datore di lavoro e lavoratore autonomo occasionale. Tutte queste informazioni vanno inviate via sms o via mail ordinaria.
Quali sono le sanzioni per chi non dà questa comunicazione? Se si violano gli obblighi previsti la sanzione amministrativa parte da un minimo di 500 euro fino a un massimo di 2500 euro per ciascun lavoratore autonomo occasionale per il quale non è avvenuta la comunicazione o la stessa è avvenuta in ritardo. La comunicazione, lo ricordiamo, deve essere eseguita sia dai rapporti di lavoro iniziati dopo l'entrata in vigore delle nuove regole sia per quelli iniziati prima ma ancora in corso.
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