È molto difficile condividere uno spazio lavorativo con un collega che non fa altro che lamentarsi, 8 ore al giorno: non gli piace il lavoro, non apprezza il collega, gli orari non sono favorevoli, la paga non è equa, la cena di fine anno costa troppo, al mattino ci impiega una vita ad arrivare, le macchinette sono le macchinette, per non parlare del clima, troppo caldo e troppo freddo ecc. insomma non c'è mai nulla di positivo e la giornata diventa molto stressante.
Come comportarsi? In primo luogo, è obbligatorio differenziare un reclamo specifico a un determinato problema, che può essere del tutto legittimo, da una somma di reclami ininterrotti senza uno scopo specifico. Nel primo caso, ascoltare il tuo collega sarà essenziale per aiutarlo a cercare di porre fine a una situazione che per lui potrebbe anche essere grave. Ricordati che è normale lamentarsi quando si sta vivendo una situazione che fa soffrire, come una promozione mancata o un'ingiustizia. Inoltre, la lamentela promuove l'empatia e il sostegno dei nostri colleghi, due elementi che sono efficaci baluardi contro il disagio psicologico sul lavoro.
Se il motivo del lamento è solo una scusa e tutto diventa oggetto di un reclamo, devi cercare di arginare questo fiume che potrebbe travolgerti. Ogni volta che appare un nuovo lamento nel suo discorso, fargli notare che si sta lamentando e invitalo a chiarire i suoi pensieri. È importante che sia consapevole delle volte in cui muove una critica. Prova a farlo riflettere e magari trovate insieme delle alternative. Cercate di parlare di attività non professionali, come il tempo, e a limitare le conversazioni lavorative a mere questioni tecniche.
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