Hai tenuto le creme solari dell'estate scorsa? Le prime giornate di sole e di caldo probabilmente ti hanno fatto venire voglia di tintarella e la tentazione di usare le creme protettive che hai in casa e magari già aperte è forte. In linea di massima dopo 12 mesi dall'apertura, i produttori non ne garantiscono più l'efficacia. Ciò vuol dire che la crema potrebbe non essere andata a male ma il filtro non sarà in grado di proteggere la tua pelle come desiderato, o come promesso sulla confezione.
Le creme hanno due scadenze: la prima è la data entro cui il prodotto, anche da chiuso, deve essere utilizzato, la seconda invece è il tempo a disposizione per utilizzare il cosmetico una volta aperto (dovrebbe essere variabile tra i 6 e i 12 mesi). Queste due indicazioni ci sono su tutti i cosmetici, dai saponi ai trucchi. È molto importante badare bene alla data di scadenza perché le sostanze chimiche al loro interno si degradano e potrebbero perdere il loro effetto protettivo. Inoltre, se il prodotto è scaduto potresti manifestare delle reazioni da contatto, ovvero degli sfoghi irritanti (simili a dermatiti, infiammazioni cutanee, eritemi, ecc). Se sulla confezione non c'è scritto nulla, perché magari si è ossidata, come faccio a capire se la crema è andata a male? Ci sono dei segnali di allarme:
- Cattivo odore (la fragranza può diventare pungente)
- Strana consistenza (la lozione tende a separarsi, un po' come il latte quando caglia)
- Colore alterato (potrebbe diventare più scura, quasi rancida)
Oltre al tempo che passa, c'è un altro fattore che potrebbe alterare la tua crema solare. Qual è? Il caldo. Averla tenuta a lungo in borsa, magari in spiaggia o in macchina, può alternarne la composizione (e anche le composizioni più stabili si possono degradare). Quindi attenzione, perché potrebbe andare a male perché scaduta o semplicemente perché mal conservata.
Condividi