La pizza alla pala è sempre più presente tra le proposte delle pizzerie italiane: si può anche trovare con il nome di pizza alla romana o pizza in pala romana. Si tratta di un tipo di preparazione e cottura tipico della gastronomia romana, anche se ormai la pizza alla pala si è diffusa un po' in tutto lo stivale. La possiamo trovare nelle pizzerie al taglio e nei forni e si realizza e si presenta su una lunga pala di legno o di alluminio. Si caratterizza per un impasto ad alta idratazione, con una percentuale di acqua fino all'80% rispetto alla farina utilizzata. Il risultato finale è una pizza morbida e croccante.
La pizza alla pala è frutto di una lunga lievitazione, che deve avvenire in frigorifero per almeno 24 ore, meglio se sono 48. Si cuoce direttamente sulla pala: tradizione vuole che la cottura avvenga in forno a legna a temperature altissime (anche 250 gradi) per una decina di minuti circa. Quando viene sfornata e servita, la pizza in pala romana, tipico piatto di street food in tutto il Centro Italia, non è tonda come una classica margherita napoletana, ma è rettangolare, lunga un metro e larga 30 centimetri. La forma rettangolare permette a questo tipo di pizza di essere assolutamente perfetta nelle pizzerie da asporto.
La pizza così ottenuta è sia morbida, grazie alla lunga lievitazione, sia croccante, per la modalità particolare di cottura: sarà più alta al centro e senza cornicione. Sempre per merito della lievitazione, che deve essere, come accennato precedentemente, di 24 ore o, meglio ancora, di 48 ore, otteniamo un piatto altamente digeribile.
A differenza della pizza napoletana classica, che è più bassa e sottile al centro con una consistenza morbida, la pizza romana è più alta e senza cornicione, con una consistenza più croccante. Di fatto è molto più simile a una focaccia che a una tradizionale pizza.
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