I benefici che si possono trarre dall’aloe vera sono stati scientificamente dimostrati. Il gel che si estrae è impiegato per uso esterno soprattutto nei trattamenti per la pelle, mentre il succo è impiegato per uso interno come immunomodulante, disintossicante e per i problemi gastrointestinali. Questa è una pianta che puoi coltivare facilmente in casa. Ecco alcuni suggerimenti utili, le tecniche e gli attrezzi d’adottare.
Hai bisogno di un esemplare di aloe, un vaso, terriccio, sabbia e acqua non calcarea. Il calcare può danneggiare la pianta perciò usa l’acqua piovana precedentemente raccolta oppure riempi una bottiglia d’acqua dal rubinetto, lasciala riposare due giorni e vedrai che tutto il calcare si depositerà sul fondo. In realtà l’aloe – essendo una pianta africana – è in grado di sopportare lunghi periodo di siccità e non necessita di molta acqua. Innaffiala 1 o 2 volte a settimana dopo il tramonto e se il clima della zona in cui vivi è temperato puoi lasciarla all’esterno della casa, altrimenti – con temperature più rigide – è meglio tenerla all’interno, in una zona luminosa. Nei periodi invernali basta darle dell’acqua una volta al mese. Presta anche attenzione al terriccio che compri. Dev’essere umifero e non deve avere al suo interno materia organica non decomposta.
Se non lo trovi, puoi crearlo mescolando tre parti di sabbia e una di terra da giardino. Sul fondo del vaso distribuisci l’argilla per consentire il drenaggio. Usa un vaso più largo che profondo: questa pianta non ha un apparato radicale importante e tende a svilupparsi più in larghezza che in altezza. Nel momento del rinvaso – in primavera – aumenta anno per anno le dimensioni del vaso. Evita il sottovaso altrimenti si creerà un ristagno che l’aloe non sopporta.
Le foglie forniscono le prime informazioni sullo stato di salute della pianta. Se sono molli e senza struttura è possibile che la pianta abbia preso troppo freddo o troppa acqua, oppure che debba ancora riprendersi dallo stress del rinvaso.
La pianta di aloe non si pota, l’unica cosa che dovrai fare è eliminare le foglie che si seccano. Se queste appaiono macchiate di marrone vuol dire che sono state attaccate dagli acari, perciò è necessario aumentare l’umidità del terriccio; se diventano completamente verdi è segno che l’illuminazione è scarsa, perciò posizionale in un luogo più luminoso.
Durante il processo di coltivazione non usare alcun fertilizzante. Si concima una volta al mese, a partire dalla primavera. Per quanto riguarda il tipo di concime, scegli uno che contiene fosforo, azoto, potassio, ferro, manganese, rame e zinco.
Se decidi di piantare l’aloe per uno scopo medicinale, lasciala all’aperto. Il sole sviluppa le sue proprietà che altrimenti si ridurrebbero al 50%.
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