La natura, si sa, ci riserva molte sorprese e spesso le più interessanti sono racchiuse proprio nei suoi componenti minori, quelli che spesso crescono al riparo da sguardi indiscreti. La pianta del mirtillo ne è un bell’esempio: i suoi frutti sono tanto piccoli quanto ricchi di antiossidanti, vitamine e sali minerali … insomma, sono un vero e proprio toccasana! Se ami le piccole bacche di questo arbusto - sia crude, sia sotto forma di gustosa marmellata - perché non disporre nel tuo giardino qualche pianta di mirtillo? La coltivazione non richiede grandi cure e può avvenire anche in vaso, sul balcone: la sua famiglia, quella delle Ericaceae, è molto resistente a parassiti e basse temperature - anzi, predilige climi freddi piuttosto che miti!
In vaso o in giardino, collocando o piantando vicini due o più arbusti di mirtillo, puoi realizzare siepi divisorie e decorative che d’autunno si accendono di un rosso vivace, conferendo un tocco di vivacità al tuo angolo verde! Vuoi sapere di più sui mirtilli e la loro coltivazione, sulle loro varietà e sulle cure da riservar loro per far sì che crescano vigorosi e diano frutti saporiti? Ecco qualche consiglio che certamente ti tornerà utile: con i nostri suggerimenti, la coltivazione del mirtillo sarà semplice e divertente!
Mirtillo rosso e mirtillo nero: coltivazione a terra o in vaso
Quali sono le varietà di mirtillo presenti in natura? Principalmente due: il mirtillo nero e quello rosso, che si differenziano non solo per il colore delle bacche, ma anche per forma dei fiori e tempi di fruttificazione. Il mirtillo nero - Vaccinium myrtillus - fiorisce in tarda primavera e fruttifica tra luglio e agosto; i suoi fiori sono bianchi con qualche spruzzata di rosso, le foglie ovali e le bacche scure. Il mirtillo rosso - Vaccinium vitis-idaea - invece, ha fiori a campanula bianchi o rosa e foglie coriacee, e nella seconda metà dell’estate dà origine ai tipici fruttini rossi, dal sapore meno dolce di quelli del “cugino” nero. Rispetto a questo, inoltre, predilige climi mediamente più freddi: il suo habitat sono le foreste dell’Europa Settentrionale, del Nord America o delle Alpi.
Per la coltivazione dei mirtilli a terra basta comprare in un vivaio le giovani piantine in vaso; il periodo migliore per la loro messa a dimora è tra ottobre e maggio. Dopo averle estratte dal vaso, prima di piantarle è necessario districarne le radici che - a causa del poco spazio a disposizione - tendono a compattarsi fittamente. Per facilitare l’operazione, è bene immergere in acqua per qualche minuto il pane di terra che le contiene, per poi distenderle delicatamente e favorirne l’impianto e lo sviluppo.
Che sia mirtillo nero o mirtillo rosso, la coltivazione dell’arbusto richiede terra di brughiera - quella del suo habitat naturale - quindi acida (con PH tra 4,5 e 5,5), sabbiosa e povera di humus. Per ricreare un suolo simile, basta aggiungere torba, zolfo e sabbia al terriccio acidofilo che si trova in commercio, correggere con un po’ di letame e poi riempire di questo composto una buca profonda e larga circa 50 cm. Dopo aver collocato l’arbusto al suo interno con il colletto al livello del suolo, è necessario innaffiare abbondantemente e potare solo i rametti più sottili.
Il mirtillo fruttifica a partire dal secondo anno, quindi durante il primo non deve esser potato, ma solo innaffiato regolarmente per mantenerne sempre al fresco le radici. Dopo la nascita della prima ondata di fruttini, è bene tagliar via ogni anno alla base i rami più vecchi ed aggiungere un po’ di concime organico, utile per rinvigorire le piante.
Per coltivare i mirtilli in vaso è preferibile scegliere la varietà rossa, più resistente al freddo e alle intemperie: in questo caso le piantine nate già da qualche mese possono esser messe a dimora in qualunque periodo dell’anno. Il segreto per coltivare i mirtilli rossi in vaso al meglio? Aver cura di scegliere un ampio contenitore: un vaso largo e profondo almeno 40 cm è l’ideale per far crescere l’arbusto forte e sano, in grado di produrre invitanti e succosi fruttini.
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