A volte per me la pasticceria è quasi magia, perché riesce a trasformare ingredienti, presi nelle loro forme, in opere d’arte che ci rappresentano e che sono la prova visiva della nostra creatività, del nostro gusto e della nostra passione che ci mettiamo ogni volta che impastiamo o decoriamo un dolce.
Eppure in queste settimane all'Alma ho imparato anche che, per quanto sia importante la tecnica, frutto di studio e pratica, a volte non basta, perché senza passione e creatività i dolci rischiano di essere una mera esecuzione.
Oltre la passione, la determinazione e la tecnica, ci sono gli strumenti, fondamentali. Quale planetaria scelgo? Come si utilizza il cornetto? Qual è il miglior modo per gestire e decorare con il sac a poche? Lavoro di pressione, e precisione, di “mano”, di esperienza, e di tanto tanto esercizio. Perchè quei movimenti che sembrano così semplici, richiedono in realtà tecnica e quantità di teglie dressate, difficili da contare sulle dita di una mano.
Gli impasti montati a burro vanno lavorati con la foglia della planetaria, le sfoglie con il gancio, la crema pasticcera deve essere mescolata energicamente per evitare che rimangano grumi, e bisogna stare attenti alla cottura perchè non sappia di uova stracotte e zolfo. E poi ci sono le temperature… sai che la temperatura del burro è uno dei fattori più importanti in alcuni impasti, come per esempio nella frolla Sablè?
Ma la pasticceria non è solo gestione degli ingredienti e manovra degli strumenti: questo mondo ti mette anche davanti alla necessità di correggere anche alciuni aspetti caratteriali e personali.
Io personalmente mi sono accorta di dover lavorare di più sulla pazienza, questa sconosciuta, per me che sono abituata al “real time” e all’immediatezza del mondo digital dal quale provengo. Pazienza nell’aspettare che una massa venga montata in planetaria o che il lievito o la gelatina abbiano il loro effetto. La pazienza accompagnata dalla precisione, necessaria specie in fase di costruzione e decorazione di una torta.
È così che la pasticceria cambia il modo di vedere le cose, di viverle. Quando si entra in questo mondo si diventa molto più attenti ai dettagli, in tutto, non solo su i dolci, e questo modo di vedere le cose diventa parte di te anche quando esci dalla cucina.
Per questo la considero una metafora di vita, perché mette insieme la curiosità e la creatività che spinge le persone a cercare, a viaggiare, a conoscere; la tenacia e la dedizione con cui dovremmo svolgere ogni nostra azione, perchè ogni singolo momento va vissuto al meglio; e infine la pazienza, perchè le cose belle (e buone!) sono quelle che si fanno attendere di più.
Per me, ormai, è uno stile di vita più che un mestiere.
Condividi