Quando una serie di avvenimenti imprevisti ti portano a ripensare completamente i piani che avevi in mente, è il momento di rimboccarsi le maniche e sfruttare quello che la vita offre per riuscire a realizzare comunque i propri sogni.
La storia di Gloria è proprio così: nata in Nigeria, ancora giovanissima prende in mano la sua vita e decide di trasferirsi negli Stati Uniti, ma durante il trasferimento un imprevisto la trattiene a Torino, dove si era fermata per uno scalo. Da qui inizia la svolta: dopo varie peripezie, Gloria riesce a reimpostare la sua vita, trovando un’occasione come Consulente Culinaria Tupperware.
Mentre andavi negli Stati Uniti sei stata trattenuta in Italia a causa di un furto di documenti. Come hai reagito?
All’inizio sono entrata nel panico, ma ho reagito quasi subito: non c’era tempo per disperarsi. Non conoscevo nessuno in Italia, ma ho trovato ospitalità da alcune suore di Torino. Mentre aspettavo i documenti nuovi intanto il tempo passava e ho pensato che dovevo fare qualcosa per reagire a questa situazione imprevista. Ho iniziato a cercare lavoro e ho anche scoperto che una mia vecchia amica viveva in Italia da tempo: lei mi ha ospitata finché non ho potuto affittare una casa e iniziare la mia vita in autonomia.
Quando i documenti sono arrivati che cosa ti ha trattenuta in Italia?
Mentre svolgevo i miei primi lavoretti per mantenermi, mi sono innamorata dell’uomo che poi ho sposato. Stava andando tutto per il verso giusto e l’Italia iniziava a piacermi davvero tanto, come potevo andarmene a quel punto? I miei piani iniziali erano svaniti ma in compenso stavo trovando la felicità in un altro modo.
Come hai reinventato i tuoi obiettivi, arrivata a questo punto?
Il mio sogno era quello di avere finalmente una stabilità economica con mio marito, soprattutto dopo aver avuto nostro figlio. I lavori che trovavo erano quasi tutti a breve termine e non molto pagati, ma io non mi sono data per vinta e ho continuato a insistere. Un giorno mia cognata mi ha invitata a un Atelier Culinario di Tupperware, e alla fine mi ha chiesto se volevo diventare anche io Consulente Culinaria. Dopo un paio di tentativi ho iniziato a prenderci gusto: la cosa incredibile era la sicurezza che pian piano stavo acquisendo, ricevendo i riconoscimenti che meritavo per il lavoro che svolgevo. Oggi sono capogruppo in Tupperware: è un bel traguardo, che mi fa ben sperare per il futuro.
In cosa consiste il tuo lavoro?
Organizzo Atelier Culinari a casa mia e a casa delle persone che mi chiamano per cucinare insieme ricette facili utilizzando i prodotti Tupperware. È davvero divertente: Tupperware regala moltissimi prodotti a noi Consulenti e ci dà l’opportunità di crescere velocemente. In pochi mesi si può diventare capogruppo e iniziare a reclutare personalmente le nuove consulenti. Un altro traguardo è l’auto aziendale: davvero comoda per spostarsi da un Atelier all’altro.
Oggi pensi di aver scoperto qual è la tua strada?
Credo di sì, ma ci sto ancora lavorando. Non si finisce mai di migliorarsi e la strada verso la realizzazione è lunga: altrimenti che gusto ci sarebbe? Quello che ho capito è che non sempre le cose vanno come le abbiamo programmate, ma sta a noi saper reagire per volgerle a nostro favore e riprenderci la felicità che meritiamo.
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