Da sempre siamo affascinati dai dolci giapponesi: dall’aspetto bizzarro, spesso fantasioso e colorato, ma dal sapore inconfondibile. Un dolce estivo piuttosto diffuso é il kuzukiri, ideale per rinfrescarsi nelle giornate più calde.
Gli ingredienti del dessert sono pochi e la ricetta è semplice. Le strisce di kuzukiri sono gelatinose, trasparenti e piuttosto insipide, quindi il dessert è servito con lo sciroppo chiamato kuromitsu che va preparato mescolando 50gr di kurozato (o di zucchero non raffinato), 50gr di churazato (o di zucchero di canna non raffinato) e 50ml di acqua. Scaldare gli ingredienti in una pentolina a fuoco basso mescolando. Una volta sciolti gli ingredienti, lo sciroppo è pronto e da mettere in tazza.
A questo punto occupiamoci del kuzukiri vero e proprio: basta combinare in una terrina 60ml di acqua e 20gr di amido di kuzu che si trova sotto forma di fecola e agisce come addensante. Mescolare, e filtrare il liquido con un passino travasando direttamente in una piccola teglia. Prendere la teglia con il liquido bianco e scaldare a bagnomaria in una pentola di acqua bollente.
Quando vediamo che la superficie del composto è ferma e solida, immergere in acqua tutta la teglia con il composto per 15 secondi. Dopodichè mettere la teglia con il il kuzukiri in acqua fredda. Appena si è raffreddato possiamo sollevarlo delicatamente con una spatola.
A questo punto mettere il rettangolo di kuzukiri su un tagliere e tagliarlo a striscioline di circa un centimetro. Poi sistemarle in una ciotolina e servire accanto alla tazza di sciroppo fatto in precedenza. C’è chi lo versa direttamente sul dolce ma, solitamente, si serve separatamente. Va consumato prendendolo con le bacchette e immergendolo nello sciroppo.
Il dolce mordido e leggero può essere servito anche in modo meno tradizionale, con frutta fresca o gelato.
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