Da qualche anno a questa parte la raccolta differenziata è diventata parte integrante della nostra quotidianità, coinvolgendo ormai tutti i comuni d'Italia e rendendo più virtuosi i suoi cittadini e le sue amministrazioni. Eppure, nonostante ormai la pratica del bidoncino settimanale fuori dalla porta di casa sia rodata, ancora qualche dubbio sulla pattumiera permane.
Ci sono infatti alcuni materiali particolari che fanno sorgere incertezza su dove vadano buttati, prodotti ben diversi dalla classica carta, dal vetro o dall'umido, che invece non lasciano spazio a dilemmi di collocazione. Uno dei punti di domanda più frequenti è dove gettare il polistirolo, sia quello per imballaggio sia per uso alimentare.
La risposta purtroppo non è universale, in quanto dipende dalla policy comunale a proposito di raccolta differenziata. Ma le scelte si riducono fondamentalmente a due: plastica o secco residuo, quindi indifferenziata, in quanto il polistirolo è un materiale plastico, ma non tutti i centri di raccolta e smaltimento lo accettano.
Altro dubbio che può tormentarci è sul tetrapak, il materiale di cui sono fatti i contenitori in brik di latte o succhi di frutta. Anche in questo caso è il comune di residenza che ha l'ultima parola su dove gettarlo, in quanto si tratta di un multimateriale che per alcuni centri va trattato come indifferenziata, per altri esige di essere buttato nel bidone della carta.
Ebbene sì, alcune cartiere sono predisposte per la suddivisione delle parti di tetrapak, riciclando la carta dopo averla separata dai fogli di plastica e allumino. In questo, come nel caso del polistirolo, per avere la certezza di dove gettare il materiale, si può visitare la pagina web dedicata alla raccolta differenziata del proprio comune o consultare l'opuscolo che è stato dato ad ogni famiglia, con le istruzioni per gettare tutto nel bidone giusto e il calendario dei giorni di ritiro delle pattumiere.
Ancora, dubbi su assorbenti, pannolini e lettiera igienica dei mici di casa? In questo caso tutti i comuni concordano sul bidone del secco residuo per gettarli. Attenzione invece a materiali tecnologici ed elettrodomestici, che sono da considerarsi rifiuti RAEE. Vecchi pc, stampanti o frullatori vanno portati nelle isole ecologiche del proprio comune o, se ingombranti, come frigoriferi e lavatrici, è necessario prenotare il ritiro presso l'abitazione.
Per quanto riguarda le pile e i materiali medici o i farmaci scaduti, il discorso è ancora diverso. Le prime vanno gettate negli appositi bidoni fissi che sono sparsi nelle città e nei comuni, mentre i medicinali non più utilizzabili vanno portati in farmacia e gettati nei contenitori che spesso sono all'uscita del locale. Per le siringhe usate in ambito domestico, tipo quelle dell'insulina, è essenziale proteggere l'ago inserendo il cappuccio e gettarle nell'indifferenziata o portarle presso l'isola ecologica e la stessa cosa vale per gli aghi usa e getta.
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