L'ora legale, come sempre, è pronta a tornare. Da qualche tempo si parla di abolire questa usanza di cambiare due volte l'anno l'ora, passando dall'ora solare a quella legale e viceversa. Eppure siamo ancora qui a definire quali sono le prossimo date dell'ora legale. Quest'anno il primo cambio d'ora del 2024 coincide con una festività religiosa primaverile. Si tornerà, infatti, all'ora legale la notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo 2024, giorno di Pasqua.
Nell'ultimo weekend di marzo dovremo spostare le lancette un'ora avanti, nella notte di Pasqua. Alle 2 dovremo spostare gli orologi analogici alle 3, mentre per tutti gli orologi digitali (smartphone, computer, tablet, smartwatch) non dovremo fare nulla, perché l'aggiornamento è automatico. In questo modo avremo un'ora di più durante il giorno, anche se nella notte tra il 30 e il 31 marzo dormiremo un'ora di meno.
L'ora legale, che vige dagli anni della Prima Guerra Mondiale e introdotta ufficialmente e definitivamente solo dal 1966, è nel mirino di molte persone che cercano di eliminarla. In realtà l'obiettivo principale di questa manovra, che ci "costringe" a spostare due volte l'anno, in primavera e in autunno, le lancette degli orologi rispettivamente un'ora avanti e un'ora indietro, ha delle ragioni da non sottovalutare.
Favorirebbe, infatti, il risparmio energetico. Avendo giornate più lunghe, possiamo contare su un'ora di luce in più, tenendo spente le luci di casa, dell'ufficio, dei lampioni stradali e di tutta l'illuminazione pubblica. Così diminuisce l'inquinamento e si ha anche vantaggi per quello che riguarda il risparmio economico in bolletta. I dati parlano chiaro: solo nel 2023 abbiamo risparmiato, con questo sistema, 90 milioni di euro e abbattuto i consumi di energia per 370 milioni di kWh.
Il dibattito sull'ora legale, che è vigente in molti paesi europei, è ancora aperto però, tra chi è favorevole e chi nettamente contrario.
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