Perché mai dovremmo ingoiare un rospo? In tempi in cui si parla di iniziare a mangiare insetti, in particolare sotto forma di farina, potrebbe suonare un po' strana questa frase. In realtà, si tratta di un modo di dire davvero molto antico, che spesso magari abbiamo usato anche noi o abbiamo sentito dire a qualcuno. Cosa significa dire "ingoiare un rospo"? E quando va usata questa frase?
Molto spesso ci ritroviamo a pronunciare modi di dire che provengono dalla tradizione popolare, espressioni che si usano da tantissimo tempo e che sono entrate così in profondità nel vocabolario collettivo da essere parole di uso comune, sulle quali non ci soffermiamo mai per tentare di comprenderne il significato.
Ingoiare un rospo è un modo di dire che non ha nulla a che vedere sulla pratica di mangiare rane e rospi. In realtà vuol dire sopportare una persona o qualcosa che non è gradevole, magari un'umiliazione. Significa sottostare a una situazione che non ci piace, che non riusciamo a "digerire", ma che buttiamo giù tappandoci un po' il naso, contro la nostra volontà, perché non possiamo fare altrimenti.
Può capitare a tutti di ingoiare dei rospi, ogni giorno e persino più volte al giorno. Perché quotidianamente veniamo a contatto, al lavoro o a casa, ma anche nella cerchia di amici, con qualcosa che non ci piace, che non vorremmo fare e che, invece, ci ritroviamo a dover accettare a forza, facendo anche buon viso a cattivo gioco.
Si usa questo modo di dire perché sfidiamo chiunque a mangiare un rospo ed essere felice del sapore che sente in bocca. La nascita di questa espressione, di uso comune, si rifà ad antiche credenze popolari, che ritenevano questo anfibio un animale brutto, orribile, da evitare in tutti i modi e, sicuramente, da non mangiare mai, per nessuna ragione al mondo.
Condividi