Ogni anno, il 27 gennaio, il Mondo rende omaggio alla memoria delle vittime dell’Olocausto e riafferma il suo costante impegno nel contrastare l’antisemitismo, il razzismo e altre forme di intolleranza che possono portare alla violenza mirata ai gruppi.
La data segna l'anniversario della liberazione del campo di concentramento e di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau da parte delle truppe sovietiche, avvenuta il 27 gennaio 1945.
La mattina del 27 gennaio 1945 nel campo di Auschwitz-Birkenau si trovavano circa 7.000 prigionieri. E proprio qui morirono oltre un milione di persone deportate. Si stima che nei campi di sterminio furono sterminati sei milioni di ebrei.
Il Consiglio d’Europa è stato lo spirito che ha animato l’introduzione di una Giornata della Memoria dell’Olocausto e della Prevenzione dei Crimini contro l’Umanità, che avvenne nell'ottobre 2002. Il Consiglio d’Europa aiuta anche gli insegnanti nella preparazione alla Giornata della Memoria mettendo a disposizione materiale didattico per sensibilizzare gli studenti su quei tempi bui e approfondire i temi del genocidio e dei crimini contro l’umanità al fine di promuovere la prevenzione, la comprensione, la tolleranza e l’amicizia tra le nazioni, razze e religioni.
Il 1° novembre 2005 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione 60/7. In questa risoluzione si dichiarava il 27 gennaio, data della liberazione di Auschwitz, giornata internazionale in ricordo delle vittime dell'Olocausto. Ha inoltre esortato gli Stati membri a sviluppare programmi educativi per i giovani per evitare che l’Olocausto venga dimenticato e per prevenire il verificarsi di genocidi in futuro. Nella risoluzione, l'Assemblea Generale condanna "senza riserve tutte le manifestazioni di intolleranza religiosa, incitamento, molestie o violenza contro individui o comunità basate sull'etnia o sul credo religioso, ovunque si verifichino".
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