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Kafka è un classico della letteratura, le sue frasi ci aprono all'interiorità e all'analisi mettendo a tema la solitudine e l'incomunicabilità, l'angoscia di fronte alla vita e l'assurdo. A cento anni dalla sua morte, le citazioni dello scrittore ci invitano a riscoprire le sue opere, anche per guardare dentro di noi.
Kafka: i libri pubblicati postumi
Franz Kafka nacque nel 1883 a Praga e morì di turbercolosi il 3 giugno 1924. I suoi libri furono pubblicati postumi grazie all'amico Max Brod. Kafka, infatti, aveva disposto che i suoi manoscritti fossero distrutti.
Kafka: le opere principali
- La metamorfosi;
- Il processo;
- America;
- Il castello.
Kafka: scritti privati
- Lettere a Milena;
- Lettere a Felice;
- Lettera al padre;
- Diari e carteggi.
Kafka: frasi e citazioni per il centenario della morte
E forse non è vero amore se dico che tu mi sei la cosa più cara; amore è il fatto che tu sei per me il coltello col quale frugo dentro me stesso
Da "Lettera a Milena"
La giovinezza è felice, perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque conservi la capacità di cogliere la bellezza non diventerà mai vecchio.”
Da “La metamorfosi”
A volte mi sento diverso. Cammino come tutti gli altri ma dentro mi sento un estraneo nella mia stessa vita.
Come poteva dunque essere proprio una bestia se la musica lo afferrava a tal punto?
Da "La metamorfosi"
Esistono due peccati capitali, nell’uomo, dai quali derivano tutti gli altri: impazienza e ignavia. È l’impazienza che li ha fatti cacciare dal paradiso, è per colpa dell’ignavia che non ci tornano. Ma forse non esiste che un unico peccato capitale: l’impazienza. È a causa dell’impazienza che sono stati cacciati, a causa dell’impazienza che non ci tornano.
C'è una meta, ma non una via
Quando Gregor Samsa una mattina nel suo let-
to si svegliò da sogni inquieti, si ritrovò trasforma-
to in un immane insetto.
Da "La metamorfosi"
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