L'8 marzo si celebra quella che comunemente viene chiamata "Festa della donna". In realtà, è l'International Women’s Day, la Giornata internazionale delle donne, una data importante per riflettere sull'importanza di fermarsi e capire quali sono le condizioni in cui le donne di tutto il mondo vivono. Non è solo un giorno per stare con le amiche, per uscire, per regalare o farsi regalare fiori, ma è un momento in cui tutto il mondo dovrebbe prendere qualche istante per trovare la strada migliore che porta alla parità e all'uguaglianza.
Tutto ha avuto inizio con il movimento femminista che a inizio '900 ha permesso alle donne di avere più diritti. Qualunque sia l'origine di questa celebrazione (ci sono diverse storie legate alla nascita dell'8marzo, non sempre tutte verificate e accertate), quello che è importante è riflettere sulla condizione femminile, per poter garantire i diritti a tutte e ricordare le conquiste sociali già raggiunte, senza dimenticarsi che la strada verso l'emancipazione, l'uguaglianza e la parità è ancora molto lunga.
Si tratta di un percorso ancora arduo da affrontare, che arriva da lontano e che la nostra società non può permettersi di ignorare. Quello che è stato il passato della lotta femminista per ottenere gli stessi diritti garantiti agli uomini non può essere dimenticato. Dobbiamo ricordare da dove siamo partiti, per comprendere dove vorremmo arrivare. Tante le associazioni che ancora oggi in tutto il mondo si adoperano, affinché i diritti conquistati non vengano calpestati, ma anche per fare in modo che nuovi riconoscimenti vengano dati a quelle donne costrette a vivere ai margini della società, senza poter sperare in un trattamento paritario con gli uomini.
La Festa della donna o, meglio, la Giornata internazionale delle donne, come dovremmo definire l'8 marzo, serve proprio a questo: a lavorare tutti uniti, donne e uomini insieme, per garantire alle generazioni future quella parità che serve a tutta la società, per creare un mondo più inclusivo, egualitario, sostenibile.
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