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San Lorenzo è una ricorrenza speciale, non solo per chi crede e per chi pratica la religione cattolica, ma anche per chi ama il cielo stellato, chi si lascia andare al romanticismo di questa notte, chi apprezza le tradizioni. Ma quando si festeggia? Il 9 o il 10 agosto? È comune avere il dubbio sulla data che, ricordiamolo, è il 10 agosto, un giorno legato alla leggenda del santo e anche alle stelle cadenti: entriamo nel cuore della festa attraverso tre curiosità.
1) Perché San Lorenzo si festeggia il 10 agosto?
L'onomastico di chi si chiama Lorenzo ricorre il 10 agosto, perché questo è il giorno in cui, nel 258 d.C., venne ucciso il "martire dei poveri", patrono di diaconi, cuochi e pompieri. Il giorno ricorda, dunque, il martirio di San Lorenzo; infatti, in genere i santi vengono commemorati nel giorno della loro morte, chiamato anche Dies Natalis in quanto giorno della "nascita al cielo".
Nel libro "Calendario. Le feste, i miti, le leggende e i riti dell'anno", Alfredo Cattabiani prende in considerazione anche la festa di San Lorenzo. L'autore fa riferimento alla festa celebrata dai Celti il 1° Agosto, il Lugnasad, in onore di Lug, dio della luce e dell resurrezione, che si sposa con Erinn: "ci si potrebbe domandare - scrive - se il Lugnasad non abbia amplificato l'importanza della festa di San Lorenzo, il 10 agosto, quando trionfano nella notte le stelle cadenti che sembrano frammenti incandescenti del cielo, quasi esso inviasse il suo fuoco divino".
L'autore si domanda dove e quando la ricorrenza di San Lorenzo sia divenuta una festa dell'estate: è difficile venirne a capo; se "non è ipotizzabile un'influenza celtica" nell'Italia centro-meridionale, d'altra parte, Cattabiani menziona la festa per Ercole Invitto, personificazione del sole, che si celebra nell'antica Roma il 12 agosto. Insomma, suggestioni in cui ritorna la simbologia della luce.
2) Perché a San Lorenzo ci sono le stelle cadenti?
Innanzittutto, chiariamo un punto importante: sebbene sia conosciuta come notte delle stelle cadenti, quella del 10 agosto non è l'unica serata in cui si possono vedere le scie luminose in cielo.
Queste si scorgono perché alcuni frammenti della cometa Swift-Tuttle vengono in contatto con l'atmosfera terrestre e si infiammano; dunque, quelle che a noi sembrano stelle cadenti sono, in realtà, scie fiammeggianti di questi detriti che viaggiano a 200mila km/h. Tali detriti infiammati sono degli "sciami cometari" e vengono chiamati Perseidi perché sembrano arrivare dalla costellazione di Perseo.
Si possono vedere all'incirca da metà-fine luglio fino alla terza settimana di agosto. Ma attenzione! Anche in altri periodi dell'anno si potrebbero vedere le "stelle cadenti": si tratta di altri sciami meteorici come le Leonidi a novembre e le Geminidi a dicembre.
3) La storia e la leggenda di San Lorenzo
Lorenzo è vissuto nel III secolo dopo Cristo. Originario della Spagna, per ultimare gli studi umanistici e teologici, viene mandato a Saragozza. Qui conosce il futuro papa Sisto II che, quando siederà sul soglio pontificio nel 257, nominerà Lorenzo arcidiacono, ovvero responsabile delle attività caritatevoli della diocesi di Roma, città in cui i due, nel frattempo, si sono trasferiti.
Nel 258, attraverso un editto, l'imperatore Valeriano mette a morte vescovi, presbiteri e diaconi. Lorenzo vende i beni della chiesa e dona il ricavato ai poveri; viene ucciso il 10 agosto, all'età di 33 anni.
Leggenda vuole che san Lorenzo sia stato arso vivo sulla graticola e che abbia detto "ecco, hai arrostito per te una parte, rivolta l'altra e mangia". Secondo una tradizione popolare, le stelle cadenti si sarebbero originate dai carboni ardenti: "San Lorenzo dei martiri inozenti, casca dal ciel carboni ardenti", dice un proverbio; secondo un'altra credenza, le stelle cadenti sarebbero le lacrime dello stesso santo.
In realtà, sembra che il supplizio della graticola non corrisponda al vero e che Lorenzo sia stato decapitato, come Sisto II e altre persone.
Dunque, sono tante le suggestioni per la ricorrenza di San Lorenzo che si celebra il 10 agosto e che ritorna nell'immaginario, nelle frasi e nelle poesie, come quella celebre di Pascoli, "X Agosto".
La simbologia della luce e del sacrificio ritorna nella notte delle stelle cadenti che ci trova con il naso all'insù, con la speranza di poter esprimere un desiderio.
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