Le farfalle nello stomaco non durano tutta la vita e quel romanticismo dei primi anni potrebbe spegnersi, soprattutto dopo l’arrivo dei bambini. Esistono delle fasi, almeno cinque, che potrebbero caratterizzare la convivenza. Quali sono?
- Passione. Questa è la fase della luna di miele, quando il romanticismo e l'intensa attrazione legano una coppia e portano all'impegno. In retrospettiva, spesso sembra di breve durata come la primavera: entro due anni, la maggior parte delle coppie di solito ha perso quella magia iniziale, anche se questo può variare a seconda della coppia.
- Ribellione. Dopo essere caduto il mito del partner, che prima di tutto è un uomo che i suoi difetti, si attraversa una fase di egoismo. Emerge inevitabilmente un momento in cui l'interesse personale (fare carriera, dedicarsi a sé, ai propri amici) prende il sopravvento sugli interessi del matrimonio.
- Collaborazione. Man mano che i matrimoni progrediscono nel tempo diventano inevitabilmente più complicati. Le carriere crescono, le case si ingrandiscono, gli impegni personali si approfondiscono e arrivano i figli. Che cosa succede? Si mette da parte tutta quella roba d'amore, di emozione e di realizzazione personale: ci sono i mutui da pagare, gli investimenti da gestire, le carriere da indirizzare, la salute da gestire e, prima di tutto, i figli da crescere.
- Réunion. Se hai figli, la fase di collaborazione dura spesso dai 10 ai 20 anni, poi improvvisamente non c'è più. I tuoi impegni genitoriali sono diminuiti, le tue finanze stabilite, la tua carriera impostata, il tuo mutuo pagato. Cosa poi? Per le coppie felici, è il momento di apprezzarsi di nuovo, non come genitori e fornitori, ma come amanti e amici, pensatori e ricercatori.
- Completamento. Non è un caso: molti sondaggi rilevano che la felicità coniugale vola alle stelle dopo diversi decenni di vita condivisa. Gli esperti dicono semplicemente che è perché i bambini sono cresciuti e le coppie si conoscono molto, molto bene.
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