Si avvicina il 27 gennaio, la Giornata della Memoria e subito ci appare l’immagine di Anna Frank rinchiusa nel suo “alloggio segreto”, come lo chiama lei, a scrivere e raccontarci della sua vita da clandestina lontano dalla vita serera e libera dei ragazzi della sua età.
Ecco 7 frasi del Diario a testimonianza di quel periodo segnato da dolore ed ingiustizia.
1) Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l'avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l'ordine, la pace e la serenità.
2) Margot e io cominciammo a stipare l'indispensabile in una borsa da scuola. La prima cosa che ci ficcai dentro fu questo diario, poi arriccia-capelli, fazzoletti, libri scolastici, un pettine, vecchie lettere; pensavo che bisognava nascondersi e cacciavo invece nella borsa le cose più assurde. Ma non me ne rammarico, ci tengo di più ai ricordi che ai vestiti.
3) Chi è felice farà felice anche gli altri, chi ha coraggio e fiducia non sarai mai sopraffatto dalla sventura.
4) Gli operai che di buon mattino si recavano al lavoro ci guardavano con compassione; si leggeva loro in viso il rammarico di non poterci offrire un mezzo di trasporto; la vistosa stella gialla parlava da sé.
5) Non poter mai andar fuori mi opprime indicibilmente, e ho una gran paura che ci scoprano e ci fucilino. Non è certo una prospettiva piacevole. Di giorno bisogna camminare piano piano e parlare a bassa voce, perché nel magazzino potrebbero udirci.
6) Tutto sembra intimo, cordiale, pacifico, e per il momento così é, infatti; però io attendo con sgomento le conseguenze del discorso. Non riescono ad aspettarne la fine, e pestano i piedi per l'impazienza di discuterlo; poi si punzecchiano a vicenda finché la discussione trascende in discordia e baruffa.
7) Avremmo bisogno di ignorare tutte queste miserie, ma siamo troppo angustiati per tutti coloro che ci erano cari e che non possiamo più aiutare.
Condividi