I chiodini sono funghi buonissimi e facilmente riconoscibili, grazie alla loro estetica inconfondibile. Gambo lungo e sottile, cappello copputo, i chiodini vanno sempre "in famiglia" e infatti possono facilmente trovarsi sui tronchi degli alberi, piacevolmente raggruppati e ben piantati nel loro ospite.
Anche in commercio li si trova ancora uniti e la procedura di pulizia e cottura è essenziale per garantire la salubrità del prodotto e la perfetta riuscita dei nostri piatti. I chiodini, a differenza di altri funghi, hanno infatti bisogno di essere cotti a temperatura medio-alta per eliminare ogni traccia di tossina e non possono quindi essere adoperati crudi.
Quando li usiamo dobbiamo innanzi tutto eliminare il piede finale e mettere i funghi in ammollo con acqua fredda e bicarbonato per qualche minuto. Strofiniamoli delicatamente per eliminare ogni residuo di terra o sporcizia, poi sciacquiamoli con cura sotto l'acqua corrente.
Il secondo passaggio è la cottura. Mettiamo i chiodini in una pentola con acqua fredda e un cucchiaio di succo di limone o aceto, due sostanze antiossidanti che evitano che il colore dei funghi si alteri, poi portiamo il tutto a bollore, versando un cucchiaio di sale grosso appena l'acqua è calda.
I funghi chiodini devono bollire per una decina di minuti prima di essere scolati e la schiumetta che viene a galla man mano, va eliminata con una schiumarola. Le tossine vengono rese inattive già a 70° C, ma con la bollitura a 100° C si ha la certezza di rendere i funghetti sicuri per la nostra salute.
Finita questa operazione, scoliamo i chiodini e mettiamoli ad asciugare su un canovaccio pulito. Dopo di che possiamo usarli per le nostre ricette di cucina, come le 3 che sono proposte nella gallery fotografica all'inizio dell'articolo.
Buon appetito.
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