Gianni Rodari è noto per le sue filastrocche e le sue favole: rileggere le sue frasi e le poesie per i 100 anni dalla nascita apre il cuore e la mente.
Insegnante elementare e giornalista, Gianni Rodari ha scritto libri di letteratura per l’infanzia. Tra le sue opere, ‘Favole al telefono’, ‘Filastrocche in cielo e in terra’, ‘Novelle fatte a macchina’.
Gianni Rodari: frasi e versi da rileggere per il centenario della nascita
Ecco la selezione di citazioni, aforismi, versi tratti dalle opere e dai discorsi di Rodari. Lo scrittore è nato ad Omegna nel 1920 ed è morto a Roma nel 1980.
(...)non c'è niente al mondo di più bello della risata di un bambino.
E se un giorno tutti i bambini del mondo potranno ridere insieme, tutti, nessuno escluso, sarà un gran giorno (...)
di imparare non si finisce mai
e quel che non si sa
è sempre più importante
di quel che si sa già
Da Una scuola grande come il mondo
- Cosa, cosa? - fece il professore. - Forse noi non li educhiamo bene i nostri bambini?
- Mica tanto. Primo, non li abituate all'idea che dovranno viaggiare tra le stelle; secondo, non insegnate loro che sono cittadini dell'universo; terzo, non insegnate loro che la parola nemico, fuori della Terra, non esiste; (...)
Da Favole al telefono, Il pulcino cosmico
La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi, essa ci può dare le chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo, gli può dare delle immagini anche per criticare il mondo.
I terrestri, per cominciare, non sono ancora riusciti ad unificarsi. I loro atlanti geografici, perfetti dal punto di vista tecnico, presentano il pianeta bizzarramente diviso in zone di diversa colorazione, corrispondenti ad altrettanti stati, tra i quali in questo periodo è in corso una gara di armamenti.
(...)
Mi accorgo di usare troppo questo antiquatissimo verbo "pagare" rimasto nel nostro vocabolario solo per ricordare antichi, barbarici costumi. Quaggiù tutto si paga: il posto in treno, il pane, l'acqua, la luce, il bagno in mare, l'aria di montagna.
Da Rapporto a Marte, pubblicato sull'Unità il 3 marzo 1957
E in fondo al cielo, non so dove e come,
c'è un milione di stelle senza nome:
stelle comuni, nessuno le cura,
ma per loro la notte è meno scura.
Da Filastrocche in cielo e in terra, Stelle senza nome
Occorre una grande fantasia, una forte immaginazione per essere un vero scienziato, per immaginare cose che non esistono ancora e scoprirle, per immaginare un mondo migliore da quello in viviamo e mettersi a lavorare per costruirlo.
Sapete che cosa vi dico
io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
accadranno facilmente;
se ci diamo la mano
i miracoli si fanno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.
Da Lo zampognaro
Quello che diciamo può di entrare vero.
Il vero problema è di riuscire a dire le cose giuste per farle diventare vere. Nessuno possiede la parola magica: dobbiamo cercarla tutti insieme, in tutte le lingue, con modestia, con passione, con sincerità, con fantasia; dobbiamo aiutare i bambini a cercaria, lo possiamo fare anche scrivendo delle storie che li facciano ridere.
Condividi